Tutt’altro che campioni della raccolta differenziata, tutt’altro che una città virtuosa. I tranesi, silenziosamente e grazie alla fase di stanchezza mediatica, continuano in diversi casi ad utilizzare la raccolta differenziata come palestra della propria diseducazione civica.
Partiamo col dire che ormai molti, soprattutto per il personale, non utilizzano più gli appositi bidoni (non vogliono poi pulirli?) ma lasciano sacchi di ogni genere, spesso anche chiusi male. Risultato: topi, gatti e cani festeggiano.
Segnaliamo inoltre le tante consegne errate: quando c’è l’organico lasciano l’indifferenziato, quando il sabato sera non si dovrebbe lasciare nulla, si liberano dell’organico e dell’indifferenziato o, peggio ancora, della spazzatura, magari avvolta nella plastica o lenzuoli, tipo cadavere, che dovranno essere consegnati all’isola ecologica. E invece ecco pezzi di divani, gambe di sedie, vecchi giocattoli e chi più ne ha più ne metta. Insomma, ci travestiamo da virtuosi con la medaglia del 78 per cento RD, ma sotto il travestimento c’è un tranese spesso incolto e insofferente alle regole. Un po’ come il Pd in Puglia, e a Trani, in questi giorni: hanno indossato maschera e costume di De Caro per dire quanto sono bravi, ma sotto il travestimento c’è sempre il vecchio Pd che conosciamo bene. Ho sempre detto che quella trasmissione televisiva, “Tale e Quale”, ha fatto solo danni. Adesso tutti si travestono per quello che non sono. E l’opinione pubblica, quella attenta, un po’ si arrabbia…
