Giro della Valle d’Aosta, tutto pronto per la 60esima edizione – .

Cinque tappe per una lunghezza totale di 559 km, con un dislivello totale di 13.000 metri, sulle quali 28 squadre provenienti da 13 paesi diversi e alcuni tra i migliori ciclisti Under 23 internazionali sono pronti a sfidarsi per l’edizione 2024 del Giro della Valle d’Aosta.

Il Giro ciclistico Valle d’Aosta-Monte Bianco spegne quest’anno 60 candeline e gli ingredienti per una gara di alto livello ci sono davvero.

La sessantesima edizione del Petit Tour è stata presentata ufficialmente al pubblico lunedì 17 giugno presso l’Auditorium Cva di Châtillon, con un affettuoso ricordo di due pilastri della corsa recentemente scomparsi.

Il ricordo di due pilastri del Giro

Prima dell’introduzione di Riccardo Moret, presidente della Società Ciclistica Valdostana organizzatrice del Giro, sono stati onorati di un minuto di silenzio Giovanni “Nino” Ramires E Vasco Sartorispettivamente mecenate storico ed ex presidente della società organizzatrice.

«Questa sera vogliamo ricordare due grandi personaggi, senza i quali non saremmo qui nemmeno oggi a commentare i 60 anni di questa magnifica corsa. Quello che posso dire di loro è che Nino era una persona speciale, che nel 1962 ebbe l’idea di portare sulle strade della Valle d’Aosta una corsa ciclistica per un’epoca quasi passata” ha detto Moret.

«Vasco invece era un personaggio dal sangue caldo e dall’entusiasmo contagioso, da lui ho imparato moltissimo» ha commentato affettuosamente il presidente.

Chiappucci ospite d’onore

Intervento di Claudio Chapopucci alla presentazione del Giro della Valle d’Aosta

Era presente anche alla serata di presentazione del 60° Giro Ciclistico della Valle d’Aosta Claudio Chiappucciuno dei ciclisti italiani più amati degli anni Novanta, che ha cominciato a farsi le ossa da professionista sulle strade della Valle d’Aosta.

«Un ricordo molto vivido che ho del Giro della Valle è quando lo feci nel 1984, all’epoca era molto temuto da noi ciclisti in erba per le sue continue salite e tappe molto nervose con poco terreno pianeggiante. Ancora oggi, a 60 anni dalla prima edizione, resta una corsa di tutto rispetto” ha spiegato “El Diablo”.

Il 60° Giro ciclistico della Valle d’Aosta

La presentazione del Giro ciclistico della Valle d’Aosta

Al via il 60° Giro ciclistico della Valle d’Aosta Mercoledì 17 luglio con la prima tappa in territorio interamente francese, il St-Gervais Monte Bianco-Passy Lungo 40,8 km.

La prima traversata in Valle d’Aosta e anche nel vicino Piemonte avverrà il giorno successivo, con la Verrès-Borgofranco d’Ivrea di 127,8 km e le prime salite impegnative, come quelle sulla Serra d’Ivrea.

Seguirà poi il trittico tutto valdostano con le salite di prima categoria: venerdì 19 luglio i ciclisti si sfideranno nella tappa Sarre a Pré-Saint-Didier (Verrand) di 129,5 km con le dure salite della Verrogne da Saint-Pierre e soprattutto del terribile Colle San Carlo da Morgex.

Sabato 20 luglio sarà poi la volta della tappa regina del Petit Tour Saint Vincent-Ayas con arrivo a Champoluc dopo 163 km di lunghezza e cinque gran premi della montagna, tra cui il Col d’Arlaz e il Col Tsecore.

fase finaleprogrammato Domenica 21 lugliosarà l’ormai classico Valtournenche-Breuil Cervinia95,5 km di lunghezza e un’altra salita storica, questa volta il Col Saint-Pantaléon da Verrayes, con arrivo sotto il Cervino.

Durante la serata di presentazione sono state esposte anche le novità 2024, tra cui il nuovo main sponsor della maglia gialla, ovvero il gruppo Cva, oltre alla maglia multicolore offerta dal Panathlon Club Valle d’Aosta come premio fair play della gara.

Il libro

L’occasione è stata perfetta anche per la presentazione del libro co-scritto da Cesare Cossavella E Paolo Ghiggio sui 6 decenni del Giro della Valle d’Aosta, appena uscito nelle librerie per Pedrini Edizioni.

Il testo, intitolato Giro della Valle d’Aosta. Storia di amicizia, campioni, montagne, paesaggi e fatica raccoglie 60 anni di fotografie, aneddoti, curiosità ed eventi legati alla corsa.

«Abbiamo iniziato ricordando ogni edizione, partendo dalla prima del 1962 con risultati e aneddoti, fino ai giorni nostri. La decisione comune è stata che a raccontare il Giro fossero i protagonisti: corridori, direttori sportivi, organizzatori, volontari e giornalisti. Raccolte le interviste, abbiamo definito la bozza in occasione del 60° anniversario del Giro della Valle” ha commentato Cosavella.

(Mattia Pramotton)

 
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