“Volevano che firmassi le mie dimissioni in anticipo” – .

“Volevano che firmassi le mie dimissioni in anticipo” – .
“Volevano che firmassi le mie dimissioni in anticipo” – .

Un accordo raggiunto ieri pomeriggio e poi, clamorosamente, andato in frantumi: Giancarlo Favarin non sarà l’allenatore del Barletta 1922. L’allenatore pisano, giunto ieri nella “Città della Disfida” per ufficializzare l’accordo, avrebbe deciso di non riprendere la causa è dovuta ad attriti con una componente del club biancorosso e ad alcune richieste ritenute assurde dall’allenatore pisano. Insomma, un nuovo capitolo di una telenovela che ha assunto connotazioni grottesche.

“Avevamo raggiunto un certo principio di accordo per iniziare questa nuova avventura”, esordisce su Telesveva. Avevo già avuto modo di parlare a Roma con l’attuale presidente del Barletta (Marco Arturo Romano ndr) e ci siamo trovati bene. Così, in comune sinergia, abbiamo deciso di fissare ieri un incontro per lavorare sui dettagli. Sarei stato pronto a firmare per questo prestigioso club a prescindere dalla categoria e a prescindere da un’eventuale stagione in Eccellenza per i biancorossi. Purtroppo è successo qualcosa di inaspettato. Inizialmente mi hanno chiesto di firmare anticipatamente le mie dimissioni per far ricadere su di me la responsabilità in caso di interruzione del contratto e poi ho dovuto parlare con i rappresentanti della vecchia proprietà. Il loro modo di vedere il calcio non coincide con il mio e quindi ho deciso di fare un passo indietro. Mi dispiace anche per il rapporto che si è creato con il presidente, ma ci sono alcune figure con le quali non si può giocare a calcio. Di conseguenza questo è un no definitivo al progetto”.

Interrotta anche ogni forma di comunicazione con Bartolo Lorusso, che avrebbe dovuto ricoprire il ruolo di direttore sportivo. Dalla mattina alla sera: questa Barletta non ha pace.

A cura di Giacomo Colaprice

 
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