Idrogeno verde, il modello Civitavecchia arriva alla Camera – .

CIVITAVECCHIA – Civitavecchia contribuisce a indicare la strada per una transizione green. Nei giorni scorsi, infatti, Civitavecchia Fruit & Forest Terminal è stata invitata a partecipare al convegno “Idrogeno Verde – Transizione Sostenibile” presso la Sala della Regina di Roma.

Il “modello Civitavecchia” e quanto l’azienda sta realizzando all’interporto – attraverso il progetto “H2Civitavecchia”, finanziato per circa 7,5 milioni di euro con fondi Pnrr – ha ricevuto particolare attenzione da parte dei presenti, con l’illustrazione affidata a Jack Czaplinski nel corso della prima pannello sulla Valle dell’Idrogeno.

«Cfft vuole essere pioniere nella produzione e fornitura di idrogeno verde in porto» ha detto il manager della società Steven Clerckx durante la presentazione del progetto lo scorso ottobre, inserito all’interno della valle dell’idrogeno prevista tra i due progetti Life3H e ZephyRo, con il porto avendo da tempo intrapreso il percorso verso una svolta green, attraverso la creazione della prima valle dell’idrogeno portuale in Italia, e con progetti come il cold ironing, per esempio. Cfft sarà in grado di produrre 10 MW di energia verde, di cui 6 attraverso l’impianto fotovoltaico esistente e 4 attraverso la produzione di idrogeno.
L’iniziativa si sviluppa nell’area Cfft e prevede, come macro azioni, la realizzazione di un impianto per la produzione di idrogeno verde (con un elettrolizzatore di circa 3 MW), un impianto fotovoltaico per la produzione di energia verde (di circa 6 MW), un impianto di stoccaggio e impianto di compressione dell’idrogeno prodotto, per arrivare a circa 140 tonnellate di idrogeno prodotto all’anno.

L’evento dei giorni scorsi alla Camera, che ha visto anche il significativo coinvolgimento di Unindustria, è stato l’occasione per fare il punto su un anno ricco di eventi e attività legate allo sviluppo dell’idrogeno verde, «a tutto ciò che di fatto è stato realizzato e che Sarà possibile capire se 12 mesi sono stati sufficienti – spiegano da Unindustria – per avviare anche nel nostro Paese il percorso tracciato dall’Unione Europea con il New Green Deal che si pone l’obiettivo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. L’Italia ha tutte le potenzialità competere e molte aziende hanno cominciato a investire risorse”.
Così come il CFFT che ha già iniziato i lavori e conta di entrare a pieno regime entro la fine del 2025, puntando non solo sulla produzione di idrogeno ma anche e soprattutto sulla distribuzione a “km 0”, per essere più competitivi, anche dal punto di vista visione economica.

La proposta, che prevede soprattutto una stazione di distribuzione dell’idrogeno green, e che è stata realizzata in partnership con Unimarconi e Ogv, si inserisce. Il professor Enrico Bocci, associato dell’Università Marconi, e il project manager entrano nel dettaglio della proposta progettuale. del Cfft Jack Czaplinski, con il presidente di Unindustria Cristiano Dionisi, quello dell’Adsp Pino Musolino e il sindaco Ernesto Tedesco che hanno evidenziato le prospettive che si aprono attraverso questo tipo di iniziative.

 
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