“Per ottenere supporto, non utilizzare suddivisioni dei posti errate” – .

Gelo. L’obiettivo finale di questa lunga campagna elettorale è ormai vicino. Il candidato dell’ampio patto moderato-centrodestra, Grazia Cosentino, e quello della coalizione progressista-civico-autonomista, Terenziano Di Stefano, si presentano alle urne con un distacco molto contenuto e si riparte azzerando tutto. In questi giorni di grande incertezza generati dalla mancanza di dati ufficiali per l’assemblea civica, c’è già chi è arrivato a proporre schemi per la ripartizione dei seggi nel prossimo consiglio comunale. Sono state avanzate ipotesi senza una linea coerente. C’è chi ritiene che possa trattarsi di una mossa per attirare il consenso di qualche forza o di possibili candidati all’assemblea civica, ancora in bilico. “Vorrei che queste ricostruzioni non servissero solo ad attirare il consenso di chi non ha ancora la certezza di essere eletto – dice Di Stefano – la legge in materia è chiara e non capisco perché tutte queste ipotesi continuino ad essere perpetrato. La ripartizione dei seggi ovviamente non comprende le liste che non hanno superato la soglia del 5%. Ai fini del coefficiente devono tuttavia essere computati i voti di tali liste. Per quanto mi riguarda si tratta di circa 2.500 voti che non possono essere esclusi dallo spoglio. Questo è ciò che fanno coloro che diffondono schemi che non corrispondono a quanto detta la legge. Di conseguenza posso dire che, qualunque sia l’esito dello scrutinio, il laboratorio “PeR” avrà comunque una sede e ho parlato anche con esponenti di questo gruppo. Se vincessi Italia Viva non avrebbe il seggio. Se però dovesse vincere il ballottaggio l’ingegner Cosentino, il Pd avrebbe due seggi. La lista Moderati-Rinnova avrà un seggio, sia in caso di mia vittoria, sia in caso di risultato favorevole all’ingegner Cosentino”.

 
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