grano grosso quanto una mano. È lì che è caduto – .

grano grosso quanto una mano. È lì che è caduto – .
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Fermo, 13 giugno 2024 – Grani di ghiaccio grandi COME una mano coloro che sono caduti nella zona di mezzo Monte Vidon combatte, Ponzano di Fermo e Petritoli. Le dimensioni, davvero degno di nota, superavano i 12 centimetri. E a Fermo, uno dei centri più colpiti, sono subito iniziati gli interventi dei vigili del fuoco e i controlli.

Grandine record: granelli di ghiaccio grandi quanto una mano. È lì che sono caduti

È successo tutto all’improvviso, alcuni fulmini seguiti da tuoni e poi, nel primo pomeriggio, un rovescio di proporzioni spaventose: Grandine e pioggia hanno devastato in pochi minuti il ​​fermano e mandato in tilt il traffico, soprattutto lungo la zona costiera dove sono stati allagati diversi sottopassi. Disagi anche sulla A14 nel tratto tra Pedaso e Civitanova Marche. “La violenta grandinata – spiega il sindaco Poalo Calcinaro – ha ha fatto saltare in aria il selciato e perfino l’asfalto, dalle tubazioni sottostanti, in varie zone della città, soprattutto quelle con strade in pendenza. Mi hanno contattato dalla Regione avvisandomi subito Fermo, Porto Sant’Elpidio si è verificata una violenta “cella” temporalesca. Stiamo lavorando per verificare l’entità dei danni”.

Il maltempo non ha risparmiato nemmeno il pronto soccorso dell’ospedale “Murri” dove sono stati ricoverati cumuli di grandine alti fino a 15 centimetri che hanno causato disagi all’ingresso della struttura.

Criticità, soprattutto in relazione a viabilità, in località Porto Sant’Elpidio dove il traffico nella zona nord è rimasto paralizzato. Nell’entroterra la violenza della grandine ha spezzato anche grossi rami di alberi che sono caduti sulla strada. Molte sono state le richieste di intervento da parte dei vigili del fuoco che sono ancora al lavoro per sgombrare le strade.

Danni da grandine: il ricorso della Coldiretti

La grandine si è abbattuta nel primo pomeriggio di oggi, colpendo le Marche a macchia di leopardo, provocando danni soprattutto nelle province di Macerata e Fermo. Subito avviate le sedi territoriali della Coldiretti un primo monitoraggio della situazione. “A Macerata – spiega una nota – sono stati colpiti ortaggi e cereali nelle zone di Recanati, Porto Potenza Picena e Montelupone. I contadini sono molto preoccupati anche alla luce del fatto che quest’anno il raccolto del grano duro prometteva molto bene, rispetto agli anni negativi delle campagne passate. In provincia di Fermo, invece, le colture orticole sono andate distrutte a Porto Sant’Elpidio”.

Nel comune di Ponzano di Fermo, località Monte Vidon Corrado “ci sono cereali deposti, girasoli danneggiati e vigneti bombardati. Per rimediare a queste vere e proprie bombe di acqua e ghiaccio occorre rilanciare il sistema di assicurazione dei raccolti”, si chiede. Nelle Marche, ricorda la Coldiretti, c’è appena il 7,4% della superficie agricola copertura tramite polizza assicurativa: circa 1.600 aziende, di cui oltre il 28% bio. Tra le colture più protette ci sono la vite, il grano duro e il girasole

 
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