Umbria. Il Comune di Assisi è stato “costretto” ad aumentare la tassa sui rifiuti – .

Umbria. Il Comune di Assisi è stato “costretto” ad aumentare la tassa sui rifiuti – .
Umbria. Il Comune di Assisi è stato “costretto” ad aumentare la tassa sui rifiuti – .

Non avrebbero voluto aumentare la bolletta della raccolta rifiuti ma nel Comune di Assisi sono stati costretti da un ente regionale, l’Auri, che, invece, ha stabilito aumenti consistenti. Tra l’altro la stessa Auri è stata “costretta” da un altro ente nazionale, Arera. Una bella confusione in cui i Comuni non hanno potuto, come avrebbe voluto Assuisi, imporre la propria tariffa. E così nei giorni scorsi sono arrivati ​​nelle case dei cittadini gli avvisi relativi alle tariffe Tari (tassa rifiuti 2024), che potranno essere pagate in un’unica soluzione oppure in tre rate le cui scadenze sono fissate al 1° luglio, al 30 settembre e a dicembre. 2.
Gli aumenti inseriti in bolletta sono stati stabiliti dall’Auri (Autorità per i rifiuti e le acque dell’Umbria) regionale, che ha recepito le direttive dell’Arera (Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente) nazionale.
Come hanno affermato altri sindaci nei mesi scorsi, “siamo ormai costretti a fare gli esattori perché l’aumento della Tari dipende da un nuovo sistema di calcolo che priva i Comuni di ogni potere di intervento sui piani finanziari del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti”.
Prima della riforma, infatti, il costo del servizio era fissato in anticipo sulla base di una contrattazione tra Comune e gestore come previsto dal contratto. Gli enti locali, quindi, potevano influire sulle tariffe e regolarle, anche modulando e rendendo più efficiente il servizio.
Oggi, invece, il costo della Tari viene determinato a consuntivo sulla base dei costi sostenuti dal gestore secondo i parametri stabiliti dall’Arera, l’autorità di regolazione per l’energia e i rifiuti. Il Comune ha solo il ruolo di riscuotere la tariffa dai cittadini secondo quanto deciso da altri. Non c’è margine di intervento: i Comuni sono tenuti ad approvare i Piani finanziari in consiglio comunale per pagare la bolletta e non creare buchi nel bilancio di cui, peraltro, l’amministrazione comunale sarebbe chiamata a rispondere.
L’amministrazione comunale di Assisi sottolinea che “nonostante abbiamo votato contro questo ennesimo e ingiusto aumento, e siamo stati gli unici comuni a farlo, non è possibile opporsi alle decisioni prese dalle autorità regionali e nazionali”.
In sostanza gli aumenti delle bollette coprono integralmente i costi sostenuti dalla società privata che gestisce il servizio rifiuti ad Assisi, costi che vengono convalidati dall’Auri su un sistema deciso dall’agenzia nazionale Arera.
Purtroppo quest’anno gli aumenti dei costi sono stati resi noti solo ad aprile, cosa che non ha permesso al Comune di Assisi di stabilire un eventuale bonus nel bilancio di previsione per le categorie più fragili in termini di ISEE.
L’amministrazione di Assisi ha suddiviso gli importi in tre rate per consentire agli utenti di effettuare il pagamento dilazionato.

“Come ribadito più volte nell’incontro Auri, la città di Assisi, che accoglie ogni anno milioni di turisti – si spiega in una nota dell’amministrazione – avrebbe bisogno di regolamentare la propria Tari per poter tenere conto di questa peculiarità, unita al fatto di voler tenere la città pulita e ordinata insieme a una percentuale sempre più alta di raccolta differenziata. I cittadini si impegnano molto in questo senso, così come la società privata che gestisce il servizio in appalto, ma non si capisce più perché la particolarità di Assisi non venga tenuta in considerazione nel piano regionale dei rifiuti. In vista della scadenza della convenzione regionale per la gestione dei rifiuti, intendiamo far valere le nostre richieste in ogni sede amministrativa e giudiziaria”.
Se la Tari viene pagata oltre la scadenza di luglio è bene ricordare che ciò non dà luogo a sanzioni trattandosi di una diffida amichevole per la quale non sono previsti interessi di mora o sanzioni se pagata entro l’anno di riferimento.

 
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