Nel 2023 in Campania sono stati spesi 4 miliardi e 598 milioni di euro in beni durevoli, il 7,9% in più rispetto al 2022. Un dato che fa guadagnare alla regione il settimo posto nella classifica nazionale per spesa complessiva in beni durevoli. Secondo il trentesimo rapporto dell’Osservatorio Findomestic (Gruppo BNP) in collaborazione con Prometeia, l’aumento degli acquisti di beni durevoli in Campania è superiore a quello del Sud (+6,4%) anche se inferiore al dato nazionale (+8,9%). L’andamento della spesa in regione è stato migliore rispetto alla macroarea di riferimento in quasi tutti i settori, con risultati superiori alla media nazionale anche per moto e telefonia.
“Come in altre aree del Paese, la crescita è stata sostenuta soprattutto dal settore della mobilità”, commenta. Claudio Bardazzi, responsabile dell’Osservatorio Findomestic. «Con incrementi del 17,4% per le auto nuove (822 milioni di euro di spesa complessiva), del 18,4% per le auto usate (1 miliardo e 375 milioni) e del 27% per le moto (268 milioni)». In aumento anche gli elettrodomestici (+2,6%, 419 milioni), mentre in lieve calo mobili (-0,7%, poco più di 1 miliardo di spesa complessiva) e telefonia (-0,5%). Anche in calo tecnologie dell’informazione (-6,5%) ed elettronica di consumo (-29,3%).
Grazie a un reddito pro capite modesto, pari a 16.747 euro (oltre 6mila euro in meno rispetto alla media italiana), in Campania la spesa media per famiglia in beni durevoli secondo l’Osservatorio Findomestic si attesta sui 2.062 euro: quasi 800 euro in meno rispetto alla media nazionale. Tra le province, Avellino occupa la posizione relativamente migliore (2.141 euro a famiglia), all’81° posto tra le 107 province italiane. Seguono a ruota Napoli, Salerno e Benevento, mentre è molto più indietro Caserta, con i suoi 1.934 euro di spesa per famiglia, che la collocano solo al 102° posto tra le province italiane.
Le famiglie della provincia di Avellino sono quelle che in Campania hanno speso di più in media in beni durevoli nel 2023, come evidenziato dall’Osservatorio Findomestic, giunto alla trentesima edizione. Nello specifico, ogni famiglia ha speso 2.141 euro (+7,3%) in beni durevoli per un totale di 362 milioni di euro (+7,2% sul 2022), evidenziando una preferenza per il mercato dell’auto, dove sono stati spesi 113 milioni in auto usate (+18,7%) e 72 milioni in auto nuove (+17,8%). Crescita a doppia cifra anche per gli autoveicoli, dove sono stati spesi 13 milioni, tre in più rispetto all’anno precedente (+21,7%). A fronte di un calo del 30,3% della spesa dedicata a TV e impianti Hi-Fi, il peggiore a livello regionale con una spesa di 10 milioni (contro i 14 del 2022), gli avellinesi hanno mantenuto stabili gli acquisti di telefonia (35 milioni, -0,9%) e mobile (81 milioni, -1,4%). Tiene anche la spesa per elettrodomestici, che si attesta sui 30 milioni di euro come l’anno precedente (+0,5%). Il segmentotecnologie dell’informazionecon un calo dell’8,1% (10 milioni).
