A Venezia Brunello Cucinelli inaugura la nuova boutique – .

A Venezia Brunello Cucinelli inaugura la nuova boutique – .
A Venezia Brunello Cucinelli inaugura la nuova boutique – .

Come si dovrebbe pensare la sartoria oggi? Come si studia, si tramanda e si racconta quest’arte fatta di gesti e tempo, preparazione, aggiustamenti e ritocchi, misure millimetriche, dialogo e attesa? Forse il modo migliore è presentarla come una danza, un gioco di ruoli tra cliente ed esecutore dove alla fine vince l’armonia. La troviamo nelle collezioni di Brunello Cucinelli, dichiarata, senza eccessi, sincera nella sua purezza; la scopriamo, di riflesso, in ogni attività del brand, nell’attenzione da funambolo con cui muove ogni passo verso il futuro, conservando ciò che esiste per esaltare l’innovazione.

Photo by Lorenzo Montanari

La sintesi di questi valori, di questa cura, è nella nuova boutique di Venezia. Un progetto che, tradotto nel linguaggio dell’abbigliamento, è sartoriale. C’è la scelta della location, e che location, tra le mura di quel gioiello del Liberty mitteleuropeo che è il Palazzo della Borsa: una vista prospettica di Calle Larga XXII marzo, che da un lato guarda verso Piazza San Marco e dall’altro corre dritta verso il teatro La Fenice, e che per la città è stato un polo culturale, oltre che un punto fermo sulla forza dei suoi mercati. C’è il confronto con l’architettura e con il decoro, con l’interior design, che qui non può permettersi il lusso di nascere da zero ma deve fondersi in un tessuto nella cui trama ci sono le voci dei protagonisti del Risorgimento e degli artisti e dei letterati che hanno partecipato al fervore intellettuale che ancora vibra tra le calli della Serenissima.

Photo by Lorenzo Montanari

Ancora prima di entrare, gli occhi sorridono alla bellezza rassicurante del bugnato che si eleva per due piani a costruire un sicuro appoggio sulla facciata per i motivi in ​​gesso che dal terzo piano vanno leggeri verso il cielo. Passando sotto la scritta in ferro battuto “Palazzo della Borsa” del portone monumentale, abbiamo accesso a qualcosa di più di un’esperienza di shopping: è l’ingresso a un mondo privato, la possibilità di essere allo stesso tempo spettatori e attori di una storia iniziata secoli fa e ancora in divenire. L’atrio che ci accoglie è arioso e sormontato da una volta a botte ricca di stucchi, come si usava nei palazzi dove si consumava il banchetto della vita pubblica, e ci accompagna da un lato verso la Sala delle Grida e più avanti verso la Caffetteria.

Photo by Lorenzo Montanari
Photo by Lorenzo Montanari

Nella prima Brunello Cucinelli allestisce le collezioni donna. Il luogo destinato alle trattative, dove la frenesia degli agenti di vendita si alternava alla serafica maestosità delle cassiere, diventa salotto della primavera-estate e autunno-inverno e delle crociere. Toccando la morbidezza del cashmere o provando la naturalezza del cotone e del lino, seguendo la silhouette di una figura che senza cedere agli eccessi riesce a distinguersi per un’eleganza che sa essere allo stesso tempo seria e disimpegnata, si viene catturati anche dall’attenzione con cui il design degli interni conserva le ringhiere concentriche in ferro battuto, le pareti in marmo e tutti quegli elementi irrinunciabili alla nobiltà d’altri tempi.

Photo by Lorenzo Montanari

Gli uomini ci aspettano in Caffetteria, un po’ per ironica convenzione, un po’ perché le dimensioni leggermente più compatte permettono all’abito, al casual wear e al relax dello sport di generare un unisono che è l’anima contemporanea del brand Solomeo. La perfetta osmosi tra maschile e femminile, così, riflette quella tra una precisa ricerca degli arredi e della loro funzione al di là dell’estetica: dalla pavimentazione in travertino romano, alle finiture black nickel e vetro dei banconi, alle pareti in argilla, si susseguono di suggestioni che sono quelle del liscio, del luminoso e dell’acquatico, proprio come le calli di Venezia, e del denso, dell’avvolgente, di quel lusso che è conforto e concessione a sé stessi.

Photo by Lorenzo Montanari

Gli ex uffici al piano superiore, invece, si aprono in una serie di stanze per ospitare gli accessori. Da stanze chiuse, piene solo di scartoffie e burocrazia, ad ambienti che ricreano un’atmosfera familiare, per il libero scambio di quell’idea di stile di vita che è la nostra storia e il modo in cui ci presentiamo agli altri.

Photo by Lorenzo Montanari

La scelta di Brunello Cucinelli di avere come residenza un palazzo come la Borsa è una sfida vinta prima ancora che un riconoscimento del suo posto tra i grandi della moda internazionale. Riuscire a mantenere intatto lo spirito di un momento così complesso come quello in cui è nato, facendoci ascoltare, quasi, le orme di chi ci ha vissuto prima del nostro passaggio, è un’impresa che ha anche il merito, esagerando, di essere poetica.

www.brunellocucinelli.com/it

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