BOLOGNA, 28 GIUGNO – Giulia ha 18 anni, frequenta il quinto anno del liceo scientifico a Cassino (Frosinone), ma ha sostenuto gli esami di maturità dal letto di ospedale dell’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna. Il liceo nasce al Rizzoli, prima sede in Italia, nel 1997, grazie a un accordo tra l’Istituto Ortopedico, l’allora Provveditorato agli Studi di Bologna e l’Associazione per lo studio e la cura dei tumori dell’osso e dei tessuti molli. La storia di Giulia inizia due anni fa, quando dopo un incidente in moto viene ricoverata a Roma, poi per diversi mesi la scorsa estate a Bologna per un intervento chirurgico al Rizzoli. A marzo, ha dovuto subire un altro lungo ricovero nel reparto di Chirurgia Ortopedica Ricostruttiva e Tecniche Innovative (diretto dal dottor Dante Dallari). Qui, grazie alla Scuola Ospedaliera, Giulia riesce a stare al passo con la classe: l’attività didattica è concordata tra i docenti della scuola da cui proviene e quelli che lavorano in ospedale, tutti docenti dell’Istituto Scappi di Castel San Pietro. A maggio è stata dimessa ed è tornata a casa, ma poi un nuovo ricovero nei primi giorni di giugno ha reso necessario attivare d’urgenza la procedura per sostenere l’esame di Stato ‘fuori sede’. “Grazie alla collaborazione tra la nostra scuola, l’Ufficio scolastico del Lazio, la dirigenza del Rizzoli e la commissione d’esame della scuola di provenienza, siamo riusciti a organizzare tutti i passaggi necessari per garantire a Giulia la possibilità di sostenere l’esame anche se ricoverata”, spiega la professoressa Antonella De Tommasi che coordina la Scuola ospedaliera del Rizzoli. Le prove scritte, Italiano ed Economia, sono arrivate tramite PEC alla direzione dell’ospedale: Giulia ha sostenuto le prove seduta a letto, isolata da uno schermo, alla presenza del professore coordinatore e dei docenti dell’istituto Scappi. Oggi ha sostenuto l’esame orale, collegato dal Rizzoli ma inserito nel suo calendario di classe. (ANSA).
