LA STORIA DI ADRIAN MATHIS – .

LA STORIA DI ADRIAN MATHIS – .
LA STORIA DI ADRIAN MATHIS – .

Primo impegno oggi a Istanbul per la Nazionale Under 17 nella Coppa del Mondo FIBA ​​U17, inizio alle 18:30 ora italiana. Gli Azzurri si sono qualificati a questa edizione della Coppa del Mondo grazie alla splendida medaglia d’Argento conquistata lo scorso anno agli Europei Under 16.

Adrian Mathis è nel roster.

La guardia rievoca i ricordi del padre Donte Mathis, italiano per matrimonio dal 2005 e che ha giocato con la Snaidero Udine in Legadue dal 2009 al 2011.

Many remember him in Ragusa, Novara, Pesaro, Imola, Udine, Pistoia and Orlandina.

Molti altri, tuttavia, non riconoscono che Mathis ha sangue calabrese, all’interno della storia di Kobe Bryant.

Il giovane Mathis è di sangue reggino, è di Melito Porto Salvo.
Mamma Karen è di Melito, così come il nonno e i parenti, un vero motivo di orgoglio da seguire, passo dopo passo.

Eccolo in amichevole, in compagnia di Peppe Labate, gloria del basket a Melito, con Simone Surfaro, ora al Dierre e Alessandro Marcianò, pilastro del Nuovo Basket Soccorso in alcune imperdibili foto d’archivio relative alla sua giovinezza.

Domenica 30 alle 19 si torna in campo per sfidare i padroni di casa della Turchia, martedì 2 luglio alle 19 l’ultima partita del girone contro la Nuova Zelanda. Tutte le squadre del girone accedono agli ottavi di finale, e gli Azzurri affrontano il girone composto da Egitto, Germania, Canada e Australia.

So coach Mangone:Questo è un gruppo che è nato a Iscar 2022 e lì è diventato squadra. Agli Europei del 2023 (Argento dietro la Spagna, e qualificazione al Mondiale Under 17 2024, ndr), la squadra è diventata una famiglia. L’esperienza dell’anno scorso è stata molto importante per tutti noi e quello spirito, quella voglia che c’erano nel 2023, li ho ritrovati nel raduno appena concluso. Insieme al fatto che i ragazzi sono cresciuti molto, grazie a una stagione di alto livello disputata nei rispettivi club. Abbiamo ripreso il discorso da dove eravamo rimasti. Siamo una squadra che ama passarsi la palla, e che si basa sulla sicurezza nel tiro, che resta una delle nostre peculiarità. Abbiamo fatto passi avanti nella nostra metà campo con questi due concetti. Rispetto all’anno scorso, questo raduno è stato molto più breve. La sfida, per tutti, è stata quella di prepararsi in metà tempo. È stato interessante capire come gestire carichi e riposo, l’obiettivo è mantenere un livello molto alto“.

Riflessioni sul Gruppo C e sugli ottavi di finale: “Nel frattempo dobbiamo pensare una partita alla volta. Siamo contenti di non essere finiti nel bivio con il girone di Stati Uniti e Francia, che sono le due probabili finaliste della manifestazione. Rispetto al nostro girone, l’Argentina ha disputato ottimi Giochi Americani, mentre la Turchia, paese ospitante, è sempre un avversario da tenere d’occhio. La Nuova Zelanda ha un paio di giocatori di altissimo livello. Ma come ho detto, affrontiamo una partita alla volta”..

Cosa vorrei ricordare del Mondiale tra 10 anni? Ciò che resta chiaro, soprattutto a breve termine, è il risultato. È innegabile. Qualche giorno fa è venuto a trovarci Gigi Datome e ci ha raccontato quanto si ricordi di tutto, di tutte le estati trascorse con le nazionali giovanili. Ecco, spero che valga anche per questa nazionale. Spero che ogni singolo giocatore possa vivere appieno ogni momento trascorso con gli altri membri di questa famiglia Azzurra. Faremo del nostro meglio, anche per i membri di questa famiglia che, per vari motivi, non sono qui con noi.”

 
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