Uno in meno alla 47esima edizione della Pistoia-Abetone, una delle ultramaratone più importanti d’Europa, temuta e stimata dai podisti che ogni anno richiama tantissimi atleti da tutta Italia e dal mondo. Sono 22, infatti, le nazioni estere che saranno rappresentate da almeno un alfiere. Si va da molti paesi europei come Spagna, Germania e Polonia, ma anche nazioni extraeuropee come Cina, Giappone, Australia, Costa d’Avorio e Stati Uniti, con una delegazione di venti atleti provenienti da Chicago. Anche quest’anno la macchina organizzativa è stata guidata, come avviene dal 1976, dall’Asd Silvano Fedi, che, grazie anche al prezioso supporto di enti e associazioni, ha sviluppato l’intero iter per consentire lo svolgimento della giornata nel migliore dei modi. modo possibile. Sono circa 1.600 gli iscritti, di cui oltre 800 al traguardo principale dell’Abetone, per un’edizione che avrà anche doppio valore perché metterà in palio anche i titoli italiani sulla distanza dei 50 km.
La partenza sarà domani alle 7.30 da Piazza del Duomo, con il plotone di atleti che inizierà la propria corsa fino a raggiungere il traguardo intermedio di Piastre, fissato a 14 chilometri. Seguirà un tratto in discesa lungo la Valle del Reno fino a raggiungere Pontepetri, per poi incontrare una nuova e dura salita che porterà al competitivo traguardo intermedio di 30 km a San Marcello Pistoiese. Chi avrà la forza di proseguire affronterà un’altra discesa prima della salita finale con pendenza media del 5,5% che porterà al tanto agognato traguardo di Piazza delle Piramidi.
Il traguardo dell’Abetone premierà alcuni “Memorial” in memoria di personaggi che hanno lasciato il segno nella gara. Tra questi il 18° Memorial Artidoro Berti, che andrà alla prima società classificata, il 21° Memorial Lucia Prioreschi, assegnato alla donna che arriverà al primo posto, e il 5° Memorial Tiziano Spampani, assegnato al primo uomo e alla prima donna appartenenti a società toscane che taglieranno il traguardo finale. Tanti anche i record e le statistiche curiose che danno ulteriore fascino alla manifestazione. Uno dei più storici è quello detenuto dal veterano Giordano Chiapelli, capace di arrivare all’Abetone in tutte le 46 edizioni disputate. La migliore prestazione maschile è stata ottenuta nel 2007 da Roberto Barbi, capace di tagliare il traguardo in tre ore, tredici minuti e ventisette secondi. La migliore prestazione femminile è quella dell’ungherese Simona Staicu, che nel 2015 è arrivata all’Abetone in tre ore, cinquantotto minuti e diciannove secondi.
Michele Fiori
