ripartenza da Eccellenza esclusa – .

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Al via: il Comune di Ancona non si tira indietro di un centesimo e per dare un degno futuro calcistico al capoluogo, il consiglio comunale ha già fatto sapere che procederà speditamente solo attraverso il bando pubblicato pochi giorni fa per accogliere il proposte di interesse da parte di potenziali acquirenti. Acquirenti che già ci sono, ma che per il momento restano top secret: qualcosa di certo si saprà sicuramente lunedì, quando alle nove del mattino verrà esaminata tutta la documentazione presentata dai soggetti che hanno manifestato interesse. Le pec arriveranno infatti agli uffici comunali entro sabato, dopodiché verranno verificate dal sindaco Daniele Silvetti, che tornerà al lavoro dopo il leggero malore che lo ha colpito nei giorni scorsi. Quello che è certo è che finora sono pervenute otto manifestazioni di interesse: due dal Nord Italia e altrettante da Roma, mentre il resto sono di Ancona e gruppi regionali. Uno di questi gruppi aveva espresso la volontà di iscrivere la squadra al campionato di Eccellenza: proposta che è stata ovviamente subito respinta dal Comune, che sta facendo di tutto per garantire alla prossima squadra dell’Ancona la partecipazione alla prossima Serie D in eccesso rispetto ai numero di giocatori. Lo stesso gruppo si sarebbe poi informato anche sulla situazione debitoria della vecchia società, prima del closing tra Francesco Agnello e Tony Tiong. Una cosa, però, sembra certa: l’Us Ancona di Agnello, che ha acquisito il 95% delle azioni dallo stesso Tiong, non verrà minimamente presa in considerazione. A meno che lo stesso Agnello non decida di partecipare alla gara del Comune, ipotesi del tutto remota e che gli uffici di Palazzo del Popolo hanno già categoricamente smentito, non avendo ricevuto alcuna PEC dall’imprenditore campano: unici interlocutori per il Comune restano la FIGC e il territorio. Insomma, questa volta non sembrano esserci margini per passi indietro o ripensamenti: la Giunta continua a lavorare per garantire in tempi brevi alla città una squadra che possa disputare il prossimo campionato di Serie D (termine fissato al 4 luglio). Il tempo stringe e non è più il momento degli ammiccamenti: il sindaco ha già ricevuto abbastanza e ora vuole solo mettere nero su bianco per garantire all’Ancona Sporting una società seria e affidabile. Non resta che attendere lunedì mattina, quando saranno finalmente esaminate tutte le proposte, scegliendo quella che offre più garanzie: e che dovrà soprattutto provvedere nel più breve tempo possibile al pagamento di 400mila euro, una somma conditio sine qua non per partecipare al prossimo campionato di quarta divisione. Il calcio anconetano continua con il fiato sospeso: dopo aver subito l’ennesimo oltraggio alla sua storia ultracentenaria, capirà finalmente se esistono le condizioni per tentare l’ennesima rinascita e un rapido ritorno a quel calcio professionistico inspiegabilmente abbandonato poche settimane fa. In attesa che i responsabili di questo oltraggio chiariscano una volta per tutte come sono realmente andate le cose, la priorità resta il futuro: il gioco è entrato nelle fasi finali e ora non possono più esserci errori.

 
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