nel 2024, in Veneto, 200 chiamate al mese – .

nel 2024, in Veneto, 200 chiamate al mese – .
nel 2024, in Veneto, 200 chiamate al mese – .

Cresce in Veneto il numero di persone che si rivolgono al Numero verde 800.334343 per la consulenza psicologica e la prevenzione del suicidio. Dall’inizio dell’anno sono state circa 200 le chiamate al mese, di cui il 60% provenienti da nuovi utenti; Numeri sicuramente inferiori rispetto al periodo della pandemia ma in crescita rispetto al 2023.

Il servizio è stato presentato ai cittadini sabato 22 giugno al Teatro del Parco di Mestre, nell’ambito di un tour di promozione e prevenzione che sta toccando tutte le province venete. Era il 2012 e la Regione Veneto, in collaborazione con l’allora Ulss 4 dell’Alto Vicentino e con il supporto scientifico del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Padova, istituiva il Servizio InOltre per offrire ascolto e supporto psicologico a imprenditori e artigiani colpiti dalla crisi. Successivamente, con il crollo delle banche popolari venete nel 2015, il numero verde ha iniziato a ricevere chiamate anche da privati ​​e cittadini che si erano visti rubare i risparmi di una vita. Infine la pandemia: il servizio è arrivato 3.000 chiamate nel 2020così come nei due anni successivi. Tante le storie raccolte dagli operatori in quei mesi drammatici, dalla difficoltà nel gestire i figli adolescenti durante il lockdown al dolore di non poter dire addio ad un familiare morente standogli vicino.

Da diversi mesi il servizio – ora denominato “Numero verde per la prevenzione del suicidio e la consulenza psicologica per la gestione delle emergenze comunitarie” – è gestito in co-progettazione con Regione Veneto e Azienda Zero dalla cooperativa Mano Amica di Schio. Racconta la dottoressa Barbara Berengo, psicologa e coordinatrice generale: «In questi dodici anni il servizio ha saputo rispondere a diverse emergenze e fragilità – comunitarie e individuali – offrendo un importante supporto ai cittadini. Al momento della telefonata, a cui risponde uno psicologo formato, viene valutato il grado di rischio suicidario, su una scala da 0 a 5. Sulla base di questo valore viene stabilita la tipologia di intervento».

Per spiegare meglio di cosa si tratta, la dottoressa Paola Anzolin, psicoterapeuta e responsabile della clinica scientifica, porta l’esempio del pronto soccorso: «Il numero verde è attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7.Come in un triage, anche il servizio Prevenzione Suicidi assegna un codice a ogni persona: in situazioni di pericolo immediato intervengono direttamente le forze dell’ordine e gli operatori del 118». Fin dalla prima telefonata valutiamo poi se e come proseguire, coinvolgendo anche altri enti come il Centro di Salute Mentale, il Serd e professionisti impegnati a vario titolo in ambito economico e fiscale (commercialista, Camera di Commercio, Inps, ecc.). «Uno degli obiettivi del servizio – afferma il dottor Francesco Liuzzi, psicologo – è quello di creare rete, promuovere responsabilità e coesione sociale tra diversi attori all’interno della comunità affinché il cittadino non sia solo nella gestione del suo problema e disagio».

Anna Maselli

 
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