«Nico, questo è per te» – Varesenoi.it

«Nico, questo è per te» – Varesenoi.it
«Nico, questo è per te» – Varesenoi.it

Il sole, oggi, sembra un pallone da basket. È quello dell’associazione MeLa Gioco, dipinto al centro del campo ristrutturato nel parco Brazzelli di Busto Arsizio, vicino all’Ipc Verri, inaugurato questa mattina tra mille emozioni.
Una piccola, colorata opera d’arte donata alla città, frutto della creatività e del lavoro di Francesca “Nine in the paint” Cassani e di un esercito di volontari.
E, soprattutto, della tenacia di Chiara Lorello, compagna di Niccolò Sartoni, scomparso quattro anni fa per un melanoma, a cui l’associazione è dedicata. E, da oggi, anche questo campo da basket, la passione di Niccolòche ha trovato in questo sport la forza di affrontare la malattia. Dopo il taglio del nastro, il terza edizione del torneo 3vs3, con la dimostrazione del baskin.
«Nico, questo è per te», disse Chiara, guardando il cielo.

L’impegno di cento volontari e il messaggio di Chiara

Oltre cento persone hanno lavorato negli ultimi nove giorni per ultimare l’opera e tinteggiare il campo. Un progetto nato tre anni fa, come ha ricordato Chiara Lorello, presidente dell’associazione MeLa Gioco, impegnata – in memoria di Niccolò Sartoni, giovane docente di scienze motorie e giocatore del Basket Busto Arsizio – a promuovere la prevenzione sportiva e medica, favorire l’inclusione sociale e sostenere il diritto allo studio attraverso l’assegnazione di borse di studio.
«Non sono stati tre anni facili, ma non ci siamo mai arresi e con determinazione abbiamo trasformato un’idea in un progetto, un progetto in un sogno che piano piano è diventato il sogno di molti – ha spiegato Chiara -. In questo percorso abbiamo incontrato persone meravigliose come Francesca, che ha realizzato la grafica di questo capolavoro, e Luca, che ci ha permesso di realizzare un pitch inclusivo per il baskin. Oggi Voglio condividere con voi la gioia di vedere questo sogno diventare realtà».

L’associazione ha raccolti 40mila euro per questo progetto e, in questi giorni, si sono impegnati in 105 per contribuire alla sua realizzazione: amici, famiglie, nipoti, studenti di Niccolò e colleghi di lavoro provenienti da tutta Italia. «Quello che vedete è il risultato straordinario della forza dell’amore, dell’amicizia e della condivisione», ha sottolineato Chiara, ringraziando anche l’assessore allo sport Maurizio Artusa «per averci indicato la strada» e Salvatore Scianna dell’Agesp «perché con pazienza ha sopportato con me in questi mesi”.

Il pensiero, come sempre e ancor più oggi, è andato a Niccolò: «Tutto ciò che facciamo è ispirato da lui ed è proprio per questo che vogliamo dedicargli questo pitch. Sul tag troverete la frase “Il basket mi ha salvato la vita”. Nico ha sempre giocato a basket e ha affrontato ogni fase della sua malattia giocando, anche quando i dottori non glielo consigliavano. Ecco perché ho spesso discusso con lui, che ovviamente non mi ha ascoltato. Negli ultimi, difficili giorni in ospedale ha detto che sognava continuamente di giocare e vincere in NBA ed è stato allora che ho capito che per lui il basket era la chiave per combattere e sconfiggere la malattia. Basket, sport ma in generale una passione ti salva la vita. E questo è il mio augurio: trova sempre il tempo per coltivare le tue passioniperché dentro le passioni troverai sempre te stesso e la forza di reagire». Poi il messaggio rivolto al cielo: «Nico, questo è per te».

Gli applausi dell’assessore: “Avete acceso la miccia”

Al centro del campo c’è il logo dell’associazione, una nuvola da cui emerge un sole che ricorda un pallone da basket. Da questo si diramano, a zigzag, raggi colorati: «Volevo che trasmettesse energia, vitalità, gioia. Gli aggettivi che caratterizzavano Niccolò», ha spiegato l’artista e cestista Francesca “Nine in the paint” Cassani. Precisando che «ciò che rende davvero speciale questo progetto sono le persone che gravitano attorno all’associazione: mi sono ritrovata inondata di tanto affetto e aiuto da oltre cento volontari. Il progetto dura da tre anni e Chiaro Lorello è quella che più di tutti si è “impegnata” e sono felice che questo giorno che aspettava sia finalmente arrivato».
Francesca le ha regalato un quadro con il disegno del campo: «Merita di vederlo ogni mattina quando si sveglia e ogni sera quando va a dormire».

L’assessore Artusa ha elogiato l’impegno di questi ragazzi: «Avete donato questo campo alla città e adesso dovrà essere gestito nel miglior modo possibile. Chiederemo alla Provincia di aprire e chiudere i cancelli a un certo orario e di riqualificare l’area e noi come amministrazione comunale dobbiamo impegnarci a sistemare il campo lì vicino. Ad oggi non è stato fatto nulla, avete innescato la miccia e ora dobbiamo portarla avanti. Tutti i cittadini vi ringraziano per questo.”
Erano presenti l’assessore di Olgiate Olona Fabio Longhin e, su invito di Artusa, anche Silvano Trupia, presidente delle Cuffie Colorate, che ha incontrato il presidente del Baskin Busto Fabio Ferrarini: «Fare rete è fondamentale», ha rimarcato Artusa.
Poi prende il via il torneo 3vs3 di basket NBK. La terza, indimenticabile edizione.

 
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