Quando Victor Osimhen firmò il “rinnovo con clausola” che in pratica avrebbe dovuto sancire il suo addio al Napoli, parve chiaro a tutti che quella da poco conclusa sarebbe stata la sua ultima stagione in Italia. Nessuno in Serie A, infatti, si sarebbe potuto permettere l’“uscita” da 120 milioni e quindi il nigeriano sembrava destinato alla Premier League, come da un suo desiderio non tanto nascosto.
Aspettare
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Invece, a distanza di qualche mese, dal campionato inglese per ora non arrivano segnali di alcun tipo, l’Arabia non è interessata al giocatore e – come prevedibile – in Italia nessuno si è fatto avanti e non si farà avanti. Di conseguenza, se la strategia di una tra Arsenal, Manchester United e Chelsea non cambierà, una svolta sembra davvero una svolta per il Napoli per quanto riguarda le strategie di mercato.
peso
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Mantenere Osimhen in organico, infatti, significherebbe aumentare sensibilmente il monte ingaggi visto che – rinnovo alla mano – lo stipendio di Victor si aggira intorno ai 10 milioni annui. Tanti, troppi, per Aurelio De Laurentiis. Di conseguenza, la parola d’ordine ora è accontentarsi – sia per il Napoli che per Osimhen che ha capito di non avere una coda di estimatori (disposti a “grattare” l’intera clausola).
piani
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De Laurentiis, generalmente intransigente sulle cifre, dal canto suo ha già capito che deve rinunciare a qualcosa per “guadagnare” un notevole risparmio sul “costo del lavoro”, ma aspetta segnali dall’agente del giocatore e dal ds Manna perché non c’è una soluzione all’orizzonte che possa rendere tutti felici. Certo, il mercato degli attaccanti non ha ancora infiammato, ma vedere Osimhen a Dimaro sarà già una prima piccola “sconfitta”, anche perché Conte sa che non potrà contare sul nigeriano in futuro e avrebbe sperato potersi dedicare già alla cura di quello che sarà il nuovo centravanti del Napoli (Lukaku il sogno, Dovbyk una strada percorribile)