È la prima vittima estiva, almeno in Maremma, delle immersioni subacquee. Si ammalò e morì durante un’escursione sottomarina alle Formiche di Grosseto, piccole isole, poco più che scogli, al largo della costa dove sfocia il fiume Ombrone (comune di Grosseto), in uno dei tratti di mare più suggestivi per gli appassionati del genere, si trovava con un gruppo che ha tentato di soccorrerlo, ma non c’è stato nulla da fare, nemmeno con l’intervento dell’elicottero Pegaso del soccorso regionale. Aveva 65 anni.
Il gruppo di cui faceva parte la vittima, una decina di sub, aveva noleggiato un’imbarcazione da una compagnia di immersioni e in realtà si stava dirigendo verso le Formiche. Già durante il viaggio in mare, il sub aveva raccontato ad amici e compagni di non sentirsi bene, ma poi, quando il gruppo è arrivato sul luogo dell’immersione, non ha voluto restare sulla barca, rinunciando alla escursione.
Il sessantacinquenne ha però preso alcune precauzioni nella discesa, fermandosi a una profondità inferiore rispetto agli altri, che hanno continuato fino a qualche metro più in basso. Poi, all’improvviso, il male mortale che forse covava fin dal mattino. Il sub ha fatto in tempo ad avvisare gli altri del gruppo o forse i suoi compagni lo hanno notato dal modo in cui si muoveva in mare.Fatto sta che tutti si sono subito mossi per soccorrerlo, riemergendo e dando l’allarme al 118 e alla Guardia Costiera che hanno immediatamente inviato una motovedetta a Le Formiche.
Il sub è stato tirato fuori dall’acqua, mentre nel frattempo anche il Pegasus è convergeto nella zona, ma non c’è stato nemmeno il tempo di caricarlo su un elicottero e portarlo al più vicino ospedale. La salma è stata poi trasferita all’obitorio della Misericordia di Grosseto, a disposizione della Procura che ora dovrà decidere se procedere con l’autopsia o restituire la salma ai familiari per i funerali.
