“Uno spettacolo meraviglioso” – .

“Uno spettacolo meraviglioso” – .
“Uno spettacolo meraviglioso” – .

La Firenze-Rimini, tappa d’apertura del Tour 2024, è stata presentata da Christian Prudhomme (direttore della Grande Boucle) come “la prima tappa più dura nella storia del Tour”. E infatti i numeri della frazione tosco-romagnola sono importanti con 7 Gran Premi della Montagna e ben 3.800 metri di dislivello in 206 km di corsa. Un caldo afoso riscalda l’attesa dei tifosi al traguardo.

L’orgoglio del sindaco

Il sindaco Jamil Sadegholvaad è raggiante al microfono: “Vedo uno spettacolo meraviglioso. Sembrava inimmaginabile fino a poco tempo fa, ma ci abbiamo creduto per raggiungere questo straordinario risultato. che suggella il rapporto tra Italia e Francia, ma anche tra Rimini e la Francia: questa mattina abbiamo accolto i delegati della nostra città gemella, Saint-Maur-des-Fossés. Eravamo pronti. Lo sport è protagonista dell’estate in questa città e oggi tocchiamo il culmine.”

La doppietta di Pantani

Al traguardo c’è anche chi si è portato le sdraio da casa per stare più comodo nell’attesa e c’è anche il bresciano Sergio, il sosia di Pantani con la bici del Pirata al Giro del ’98: “Sono solo 20, io l’ho comprato all’asta e lo tengo appeso in camera mia, ma oggi l’ho tirato fuori per l’occasione. Non so esattamente in quale fase sia stato utilizzato, ma ripeto che ne esistono solo una ventina in circolazione. Il lungomare ha iniziato ad affollarsi intorno alle 14, con molte persone che cercavano di trovare la posizione più vicina al traguardo.

Bettini: “Il Tour parte male”

“È un Tour diverso, inizia male. Abbiamo sempre criticato tutti la gara per i primi giorni di attesa o fasi nervose. Qui, però, partiamo con un percorso diverso: attraversare l’Appennino non è mai banale. La storia del Giro ce lo insegna”. Spiega alla Dire Agency Paolo Bettini, l’ex campione di ciclismo, quando manca un’ora alla partenza della prima tappa. Una fase, osserva, “che può diventare rapidamente brutta. A Rimini c’è una maglia gialla ad attendere i corridori, che interpreteranno la corsa come se fosse una classica.

E domani aumenteranno la dose: andare due volte al San Luca, a Bologna, non è una cosa da poco”.

Al campione nazionale Alberto Bettiol, quindi, “gli consiglio di correre come se il Tour finisse domani sera e di crederci perché può fare bene in queste due tappe”. Bettiol, aggiunge, “lo metto tra i favoriti. Oggi per me tutto crolla e uno come Remco Evenepoel…”, suggerisce. “Ha detto che non vuole sprecare energie facendo venti chilometri sulla schiena per arrivare al traguardo, perché l’arrivo è pianeggiante. Ma se arriva un gruppetto di una ventina di persone, può batterli in volata”, dice.

Prima maglia gialla

A rendere eccezionale la tappa riminese sono i pali in palio e, in particolare, la maglia gialla che indosserà automaticamente il vincitore di tappa. Se la stessa identica tappa fosse stata collocata a metà del Tour, avremmo assistito ad una tappa noiosa con il gruppo in attesa e la fuga della giornata inesorabilmente in porto. Esattamente quello che è successo nella frazione “Nove Colli” del Giro 2020.

Ma la tappa riminese è diversa e l’accoppiata vittoria-maglia gialla trasformerà la prima tappa romagnola in una grande classica. Un piccolo Giro di Lombardia dove il vincitore sarà sicuramente un campione. Intanto Rimini vive le ore che precedono l’arrivo in un clima di festa. Selfie seriali davanti al totem che indica lo 0, quello del grande giorno. Visite ai monumenti e passeggiate in centro, dove da giorni aumenta il numero dei turisti francesi. E ovviamente tanti in spiaggia per sfuggire al caldo. La capitale turistica d’Italia attende il Tour de France e lo fa con addobbi e iniziative a tema in un sabato diverso dal solito, dove anche la circolazione è stata interrotta a causa dell’arrivo della corsa gialla. Code, qualche inevitabile disagi, strade chiuse, ma al momento senza particolari criticità, in attesa dei fiori all’occhiello e dei campioni.

 
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