Forte frenata nel settore calzaturiero, Lombardia meno 10% – .

Forte frenata nel settore calzaturiero, Lombardia meno 10% – .
Forte frenata nel settore calzaturiero, Lombardia meno 10% – .

Forte rallentamento del settore calzaturiero italiano nel primo trimestre 2024, che registra una contrazione sia dell’export (-9,7% in valore e -10,3% in paia) sia del fatturato (-10,1%). Lo scenario emerge dall’ultimo rapporto realizzato dal Centro Studi Confindustria Moda per Assocalzaturifici, che evidenzia anche un calo degli acquisti da parte delle famiglie italiane (-1,6% in quantità e -0,7% nella spesa).

Nel primo trimestre in Lombardia l’export è diminuito del -10,8% in valore. Le prime 5 destinazioni dell’export lombardo, che coprono il 52,9% del totale, sono state: Svizzera (-23,1%), Usa (-26,1%), Francia (+16,9%), Cina (+13,1%) e Germania (+3,1 %). Secondo i dati di Infocamere-Movimprese, il numero delle imprese attive (tra cui calzaturifici e produttori di componentistica) registra un calo di -4 imprese rispetto allo scorso dicembre, tra industria e artigianato, accompagnato da un saldo positivo di +16 addetti. Per quanto riguarda le ore di cassa integrazione autorizzate dall’INPS nel primo quadrimestre dell’anno per le aziende lombarde della filiera pelle, si registra un incremento del +84,7% rispetto allo stesso periodo del 2023: sono state autorizzate quasi 850mila ore, un numero superiore al +182% anche rispetto alla situazione pre-emergenza dei primi 4 mesi del 2019.

Giovanna Ceolini, Presidente di Assocalzaturifici, ha parlato della situazione nazionale: “Il 2023 si è chiuso con una sostanziale tenuta del fatturato (14,58 miliardi di euro, +0,6% sul 2022) e dell’export, seppur con volumi già in sofferenza, all’inizio del 2024 il settore calzaturiero ha proseguito il rallentamento iniziato nella seconda metà dell’anno scorso, ora ancora più marcato, con una forte riduzione degli ordini e dell’attività produttiva (l’indice Istat della produzione industriale segna un -20,5% nei primi 3 mesi). La consueta rilevazione condotta a maggio tra i nostri associati ha evidenziato un calo del fatturato per il 68% del campione, con una quota non trascurabile di Soci (18%) che segnala una contrazione addirittura superiore al -20%. Inoltre, il sentiment degli imprenditori non esprime fiducia: solo l’11% confida in un miglioramento della congiuntura economica nel secondo trimestre, che secondo le previsioni degli intervistati è destinato a chiudersi con un calo del fatturato di circa il -7,4% su aprile-giugno 2023. Oltre l’80% prevede un’inversione di tendenza non prima del 2025”.

Dal rapporto emerge come, per quanto riguarda l’export (che rappresenta l’85% della produzione nazionale), nel primo trimestre del 2024 sono state vendute 51,9 milioni di paia (6 milioni in meno rispetto agli stessi mesi dello scorso anno), per 3,17 miliardi di euro. Dopo un gennaio stabile (almeno in valore: +1,4%), il trend si è fatto più penalizzante in febbraio (-6,2%), fino a registrare a marzo un crollo nell’ordine del -20%, sia in valore che in valore. coppie.

L’analisi per tipologia di prodotto evidenzia flessioni, sia in quantità che in valore, per tutti i settori. In particolare, le calzature con tomaia in pelle, prime per importanza con un’incidenza del 65% sulle vendite estere in valore, segnano nei primi 3 mesi del 2023 un -8,6% in volume con un -7% in valore.

 
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