Come ogni anno, stasera saremo a Viareggio.
Sono trascorsi 15 anni dalla strage ferroviaria che causò la morte di 32 persone, una strage del profitto che non può e non deve essere dimenticata, e che deve invece servire da monito per un impegno costante e continuativo per la sicurezza in ogni luogo di lavoro.
Per noi quella sera del 29 giugno 2009, qualunque sia l’esito delle sentenze, si è verificato un disastro ferroviario conseguente ad un incidente sul lavoro avvenuto per colpevoli mancanze e scellerate decisioni aziendali volte al risparmio dei costi e all’aumento dei profitti.
Nel 2021 la Corte di Cassazione ha emesso una sentenza politica che ha ridotto le responsabilità delle aziende e fatto scadere per prescrizione la maggior parte dei reati. Lo scorso gennaio la Corte di Cassazione ha ribadito la colpevolezza dei vertici di tutte le aziende incriminate, in primis Ferrovie e le società a partecipazione statale, confermando tutte le condanne emesse nel secondo processo d’appello: i dirigenti del gruppo FS Elia, Soprano e Castaldo e Mauro Moretti, ex amministratore delegato di FS e Rfi.
Ancora una volta invitiamo tutti a partecipare al fianco dei Familiari delle Vittime, ai quali rinnoviamo il nostro abbraccio, la nostra solidarietà e il nostro ringraziamento per aver portato avanti, nonostante il dolore e le difficoltà, questa lunghissima battaglia per la verità e la giustizia. Con i cittadini di Viareggio, e al fianco di Riccardo Antonini, il ferroviere ingiustamente licenziato per il suo impegno verso la famiglia e per la sicurezza sul lavoro.
La sicurezza e i diritti devono venire prima di qualsiasi esigenza aziendale e profitto.
Una città in comune
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