Incendi in Sicilia, incendi a Ragusa, interventi delle guardie forestali e dei Canadair – BlogSicilia – .

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Altri incendi a Ragusa, nel territorio di Chiaramonte, nella zona che si estende dal piano dell’Acqua. Squadre forestali e vigili del fuoco in azione, con l’intervento dei Canadair.

Nessun allarme diossina a Palermo

Nessun allarme diossina questa volta dopo l’incendio della discarica di Bellolampo dello scorso 18 giugno. I dati registrati da Arpa Sicilia dopo campionamenti sia in prossimità dell’impianto sia in zone più distanti hanno dato valori molto bassi di diossina e furani nell’aria.

Se è pericoloso quando il livello supera i 300 fg al metro cubo i dati sono rimasti ben al di sotto: in una località il livello era di 23, in un secondo di 44. Molti altri valori sono stati registrati nell’incendio del 24 luglio scorso. In quel momento le centraline avevano registrato una concentrazione di diossine pari a 939 TE fg/m3.

Notte di incendi a Palermo

Notte di incendi di rifiuti a Palermo e provincia. Le periferie sono nuovamente invase dalla spazzatura e ieri sera i vigili del fuoco sono dovuti intervenire in diverse strade per spegnere gli incendi dei cumuli ammassati vicino ai bidoni pieni e non svuotati. Gli incendi sono divampati in via della Conciliazione, in via Filippo Paladini, in via Giuseppe Cammarano, via Luigi Einaudi. Incendi di rifiuti si sono verificati anche a Villabate via Matteotti e a Bagheria in via Dante.

Incendi continui

Momento delicatissimo: è ormai cronaca quotidiana di rifiuti che invadono le periferie, di incendi di cumuli di immondizia nella notte che mettono a rischio la salute dei cittadini. Un’emergenza, quasi, continua. L’altro ieri chili e chili di rifiuti sono stati incendiati nell’ecomostro di via Tiro a Segno a Palermo, nei beni abusivi confiscati alla mafia e da decenni in stato di totale abbandono.

Dopo le segnalazioni dei residenti e della vicina sede dell’Amg, sono arrivati ​​i vigili del fuoco che hanno impiegato diverse ore per spegnere l’incendio in cui erano bruciati i rifiuti ammassati. L’amministrazione comunale si era impegnata ad abbatterlo e ad intitolare la via a Biagio Conte. Nell’aprile 2024, come annunciato dall’assessore all’Urbanistica Maurizio Carta, era stato nominato il responsabile unico del procedimento e la scelta era caduta su un ingegnere di Coime. Gli operai comunali, dopo i primi interventi di rimozione dei rifiuti da parte della Rap, avevano effettuato lavori di messa in sicurezza recintando alcune aree e chiudendo vari accessi e scale. Poi era iniziata anche la bonifica dell’amianto.

Il video della polemica

Seduti, all’ombra, a chiacchierare, con il furgone parcheggiato, e sotto una scritta: “Se vi state chiedendo perché Palermo è la città più sporca d’Italia, questa è la risposta”. Un video che mostrava i dipendenti di Reset, una delle aziende municipalizzate del capoluogo siciliano, che non svolgevano, per così dire, il loro dovere durante l’orario di lavoro, è diventato rapidamente virale su TikTok e sui social in generale. Talmente virale che il direttore di Reset, Fabrizio Pandolfo, ha già avviato ieri i provvedimenti disciplinari nei confronti dei lavoratori, che dovranno spiegare perché sostanzialmente non hanno lavorato.

 
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