Superbonus, tra disagi e costi da sostenere. Come riportato in un articolo pubblicato su Oggi economia, da Cesare Treccarini, i residenti di un condominio a Montesilvano, Riviera 1, devono pagare 866mila euro per poter tornare nelle loro case.
È la storia di un condominio di oltre duecento appartamenti e locali commerciali, che viene sfrattato perché a “imminente rischio di crollo”. I fatti risalgono a tre anni fa. I lavori di ristrutturazione partono con i 18 milioni di euro del Superbonus, ma in base a quanto specificato nell’approfondimento, “l’aspirazione a un risparmio economico consistente viene soppiantata da un’amara realtà”, ovvero il costo da sostenere per poter tornare nelle proprie abitazioni. Pare però che alla base ci sia stato qualche errore di valutazione.
La storia inizia nel 2020, quando i lavori di ristrutturazione di una discoteca al piano terra hanno evidenziato danni strutturali all’edificio: si sono formate delle crepe sugli archi di un muro portante. Un’indagine ha rilevato “anomalie attribuibili a possibili varianti intervenute in fase di costruzione e verificabili solo tramite un confronto con il progetto strutturale originario”.
Un sopralluogo dei vigili del fuoco conferma la necessità di effettuare lavori di consolidamento. L’amministratore affida quindi una nuova indagine, dalla quale emerge che «l’edificio rischia un crollo catastrofico e deve essere immediatamente evacuato». Si suggerisce quindi una “evacuazione immediata”. Segue l’ordinanza del sindaco. I lavori iniziano a febbraio 2022, ma i costi lievitano. Terminano a dicembre 2023. Poi a febbraio emergono altri interventi per un importo pari a 866mila euro, che però non rientrano nel Superbonus.
Di seguito il link per leggere nel dettaglio l’articolo di Today Economia.
https://www.today.it/economia/superbonus-condominio-sgomberato-montesilvano-lavori-spese-extra.html
