Pride Parade 2024 con Elly Schlein, bandiere palestinesi, controversia sulla presenza ebraica – .

Pride Parade 2024 con Elly Schlein, bandiere palestinesi, controversia sulla presenza ebraica – .
Pride Parade 2024 con Elly Schlein, bandiere palestinesi, controversia sulla presenza ebraica – .

Una vignetta è apparsa anche con il volto (arcobaleno) del governatore della Lombardia Attilio Fontana al corteo del Milano Pride 2024, in corso sabato pomeriggio, che ha attirato decine di migliaia di persone. Lo hanno portato i consiglieri regionali dell’opposizione, tra cui Pierfrancesco Majorino (Pd) e Luca Paladini (Patto Civico), in segno di protesta per l’assenza di una presenza istituzionale regionale al corteo.

Tra i big della politica, la segretaria del Pd Elly Schlein, vicino al carro del partito. “Il G7 ha perso un’occasione”, ha commentato parlando dei diritti LGBT, “perché a causa del governo italiano nella dichiarazione finale mancano le parole identità di genere e orientamento sessuale. Un clamoroso passo indietro”. Il segretario del Pd ha inoltre sottolineato che, con il governo di centrodestra, l’Italia è scivolata al 36esimo posto su 48 nella classifica dei diritti LGBT: «Questo non possiamo accettarlo, vogliamo portare l’Italia nel futuro e pienamente dentro Europa. Vogliamo un matrimonio paritario e non lasceremo che sia il diritto a decidere chi abbiamo il diritto di amare”.

Elly Schlein ha poi affermato la necessità di una legge sul riconoscimento delle coppie omosessuali “per non lasciare soli i sindaci” e di una legge contro omosessuali, lesbiche e transfobia: “Ce n’è ancora bisogno di fronte ai tanti e numerosi troppi gli attacchi e le discriminazioni che queste persone sperimentano ogni giorno”.

Palestina e Israele

Durante il corteo si possono vedere diverse bandiere palestinesi. Un tema, quello della guerra tra Israele e Hamas, che ha generato molte polemiche. Se alcuni Pride, come quello di Bergamo, vietavano esplicitamente le bandiere israeliane, la posizione ufficiale dell’organizzazione milanese era più equilibrata, tuttavia l’associazione LGBT Keshnet Italia ha deciso di non partecipare al Pride di Milano per evitare il rischio di aggressioni, e in Solidali a lui, il deputato Ivan Scalfarotto (Italia Viva) e il consigliere comunale di Milano Daniele Nahum (Azione) hanno annunciato la defezione.

“Le lotte sono intersezionali, non può esserci liberazione dei corpi e dei diritti se nel mondo ci sono popoli oppressi e non si può parlare di pace se non c’è giustizia”, ha commentato Filomena Fittipladi del movimento Possibile, mentre sventolava una bandiera palestinese. Il carro di Certi Diritti, a cui hanno aderito l’Associazione Enzo Tortora e Più Europa, aveva un cartello con la scritta ‘Benvenuti ebrei’. “Questo cartello è uno dei motivi che mi ha spinto ad andare al Pride, perché Certi Diritti ha fatto un piccolo ma grande gesto di solidarietà verso il mondo ebraico”, ha commentato Davide Romano del Museo della Brigata Ebraica.

 
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