Furono fondate la Diocesi, tre Vicariati foranei e trentasei comunità pastorali – .

Furono fondate la Diocesi, tre Vicariati foranei e trentasei comunità pastorali – .
Furono fondate la Diocesi, tre Vicariati foranei e trentasei comunità pastorali – .

Davanti all’assemblea di tutto il clero diocesano, riunito venerdì mattina nella sala “San Francesco di Sales” di Tele Liguria Sud, il vescovo diocesano Luigi Ernesto Palletti ha letto e commentato un decreto, in vigore da oggi, che stabilisce una nuova organizzazione del tessuto diocesano. In pratica furono istituiti solo tre grandi vicariati esterni: “Golfo della Spezia”, “Val di Magra”, “Val di Vara e Riviera”. Il loro territorio coincide quindi in gran parte con quelli originari delle tre antiche diocesi: La Spezia, Sarzana, Brugnato. Il vicariato foraneo della Spezia, il più popoloso, comprende oltre al comune capoluogo anche i comuni di Lerici e Porto Venere e sarà guidato da don Orazio Lertora. Il vicariato foraneo di Sarzana, che comprende il territorio della città vescovile e quello della Val di Magra, sarà guidato da don Franco Pagano, mentre il terzo, Brugnato, che comprende la Val di Vara e la Riviera spezzina da Riomaggiore a Deiva Marina , avrà come vicario Monsignor Giorgio Rebecchi. Le competenze conferite dal Codice di Diritto Canonico ai tre vicari foranei conferiscono loro notevoli responsabilità nella gestione pastorale. Allo stesso tempo, come informa un comunicato della curia vescovile pubblicato sul sito della diocesi, il decreto vescovile ha proceduto a stabilire 36 comunità pastoraliche raggrupperà le 186 parrocchie attualmente presenti nella diocesi, senza alcuna soppressione, unione o fusione, né alcuna altra forma di accorpamento o assimilazione. Il decreto ha quindi delineato la fisionomia giuridico-pastorale delle comunità pastorali, la loro denominazione, le parrocchie in esse raggruppate e la sede residenziale del presbitero coordinatore. Tali decisioni, ha spiegato il vescovo, sono state raggiunte dopo un lungo cammino, con una riflessione che ha coinvolto l’intera comunità diocesana in più occasioni a partire dal 2014. Monsignor Palletti ha anche sottolineato come si stia aprendo una fase importante, cioè, ha detto, un nuovo modo di gestire la pastorale, con un maggiore coinvolgimento dei fedeli, in un processo che è in atto, ha spiegato, non ancora strutturato in tutti i dettagli. Sono seguiti gli interventi di monsignor Paolo Cabano, che ha illustrato l’importanza dell’Istituto ligure di scienze religiose, con sede distaccata (Fad, centro di formazione a distanza) a La Spezia, in via Malaspina 1, del diacono Pier Carlo Mostarda, che ha illustrato, in vista del prossimo Anno Santo, il programma di un pellegrinaggio diocesano ad alcuni santuari dell’Umbria e della Toscana, che si terrà a settembre, e di don Franco Pagano che ha presentato un’iniziativa per i ministranti, in programma a Lucca il 26 agosto.

 
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