il tribunale gli toglie la potestà genitoriale – .

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TERNI – «Come on Papà ti fa provare la polvere magica.”

I l Il 42enne di Terni che due anni fa aveva costretto il figlio dodicenne a sniffare cocaina non potrà più incontrare né lui né il fratello minore.

IL caso criminale si è conclusa tre mesi fa con la condanna del 42enne a due anni e quattro mesi per aver fatto sniffare coca al figlio più piccolo e ora arriva quello da cui civil court presided over by Monica Velletti, judge Marzia Di Bari.

Separazione con accuse a carico dell’uomo, rinchiuso nel carcere di Capanne e alla quale era stato anche condannato 3 anni e 4 mesi per violenza domestica.

I due episodi violenti dell’aprile 2021 e del gennaio 2022 sono avvenuti davanti allo sguardo terrorizzato dei figli minorenni della coppia. È stato uno di loro a chiamare il 112 chiedendo l’intervento dei carabinieri per salvare la giovane mamma picchiata dal padre, all’epoca 39enne di Terni.

«Oggi più che mai mi sento di dire alle vittime di violenza di denunciare – ha raccontato la vittima al Messaggero dopo la sentenza. Non bisogna avere paura, quando ci si affida alla giustizia i risultati prima o poi arrivano”.

All’ex marito ora il il tribunale civile ha revocato la potestà genitoriale e imposto il divieto di incontro con i due figli minorenni, affidato esclusivamente alla madre, una trentasettenne di Terni.

«Questa vicenda molto dolorosa è finita e ringrazio il tribunale di Terni per la sensibilità e la professionalità – dice l’avvocato Federico Favillache ha seguito con la sua collega Norma Festuccia la donna e i suoi due figli nel procedimento civile. Siamo soddisfatti dell’esito anche se deve essere chiaro che Nessuno cercava vendetta. Volevamo solo giustizia. La signora e i suoi figli hanno sofferto e stanno ancora soffrendo molto per eventi che purtroppo lasciano il segno.”

La tragedia del dodicenne ha suscitato scalpore a livello nazionale. A giugno di due anni fa, è tornato a casa e ha confidato alla madre di aver provato la sostanza “magica” che gli aveva offerto il padre.

La madre, già profondamente colpita dagli abusi che l’avevano convinta a denunciare il compagno, di fronte alle insistenze del figlio, ha deciso di approfondire la questione. Fece subito fare al ragazzo degli esami per accertare se avesse effettivamente assunto cocaina, anche se in cuor suo continuava a sperare che quella storia fosse solo frutto della fantasia di un bambino.

La verità, quella più dura, è venuta dal rapporto di prova del laboratorio privato che purtroppo ha confermato che il dodicenne era positivo alla cocaina.

In queste ore la parola definitiva, almeno a livello giudiziario, sulla triste vicenda, con la sentenza civile che fa decadere la potestà genitoriale sull’uomo.

“Giustizia è stata fatta”, dice l’avvocato. Giacomo Marini che ha seguito la vittima nel procedimento penale. Resta il dolore e il rammarico per ciò che i bambini hanno sofferto e spero sinceramente che questa triste vicenda non lasci conseguenze nelle loro vite”.

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Il Messaggero

 
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