Napoli, incendio alla friggitoria di Barra: ipotesi racket – .

Napoli, incendio alla friggitoria di Barra: ipotesi racket – .
Napoli, incendio alla friggitoria di Barra: ipotesi racket – .

Mi sono svegliato nel cuore della notte per un incendio doloso nei loro locali. Un brusco risveglio quello di Emanuele Busiello e Federico StrazzulloProprietari di 27 anni di “Avanti, Koce”, danneggiata da un incendio doloso nella notte tra giovedì e venerdì la rosticceria al civico 182 di via delle Repubblicahe Marinare.

Un episodio che riaccende i riflettori sull’emergenza sicurezza al confine tra i quartieri Barra e San Giovanni a Teduccio, come sottolinea Gianni Forte, l’imprenditore che – vittima di diverse rapine a partire dallo scorso autunno – ha denunciato la criminalità con una marcia per la legalità insieme a istituzioni e associazioni: «Siamo in preda alla delinquenza – dice – dopo quello che è successo ai miei centri scommesse negli ultimi mesi, questi atti di vandalismo continuano. Nel’fuoco che ha quasi devastato il locale aperto ad aprile da due bravi ragazzi, è stato coinvolto anche un Caf. Anche ieri mattina è stato rapinato l’ufficio postale lì vicino. L’allarme non è ancora cessato e non ci sentiamo al sicuro.”

La giovane coppia di imprenditori ha denunciato quanto accaduto il 28 giugno alla stazione dei carabinieri di Barra, dopo aver chiamato i vigili del fuoco per spegnere le fiamme sia all’esterno che all’interno dei locali. Il blitz non è stato causato da richieste estorsive o minacce di alcun tipo, come ha raccontato Busiello, che ha personalmente sporto denuncia, agli uomini dell’Arma.

L’investigazione

Il 27enne è stato allertato intorno alle 2.30 di notte di due giorni fa da una società di sicurezza operante nella zona. “Dopodiché – ha spiegato ai carabinieri – ho provveduto a informare i vigili del fuoco che, giunti sul posto, hanno parlato di origine dolosa dell’incendio”. Sul luogo dell’incendio, infatti, i pompieri hanno trovato liquido infiammabile, presumibilmente benzina, sia all’interno che all’esterno dell’attività. Ora Emanuele e Federico i danni contano, che anche se ancora da quantificare, sono ingenti: «Visto che si erano bruciati anche i motori delle tapparelle, abbiamo dovuto chiamare un fabbro – spiegano – per poter chiudere il negozio. Non siamo coperti da assicurazione e non abbiamo sospetti su nessuno”.

Una possibilità per risalire ai responsabili potrebbe arrivare dal vicino centro scommesse di Via delle Republiche Marinare, dove è presente un sistema di videosorveglianza che avrebbe ripreso l’accaduto. Dalle prime immagini esaminate, si vede un uomo parcheggiare uno scooter di colore scuro poco distante dalla rosticceria. Dalle telecamere emerge poi che lo stesso individuo, giunto di fronte “Vieni coperte”, versa un po’ di benzina all’altezza della saracinesca, per scappare finalmente verso Corso IV Novembre. «Siamo delusi e anche addolorati perché si è quasi arrivati ​​alla tragedia, visto che le fiamme potrebbero coinvolgere anche gli appartamenti e le attività commerciali vicine. Ora stiamo cercando di stimare i danni per capire quando potremo riaprire”, dicono i due imprenditori.

© TUTTI I DIRITTI RISERVATI

Leggi l’articolo completo su
La mattina

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV Eurolls apre un sito produttivo in Messico, a 2.000 metri sul livello del mare – .
NEXT Benevento, rubinetti asciutti di notte: dimissioni dei residenti – .