“Vogliamo lavorare in un Paese civile” – .

“Vogliamo lavorare in un Paese civile” – .
“Vogliamo lavorare in un Paese civile” – .

Dopo la tragedia di Satnam Singh, il bracciante indiano morto in modo atroce la scorsa settimana a Latina, Legacoop Romagna e un gruppo di aziende agroalimentari – tra cui Apofruit Italia, Terremerse, Cevico, Fruttagel, Cooperativa Agricola Cesenate e le cooperative di lavoro agricolo – hanno inviato una lettera aperta al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e alle più importanti istituzioni.

000 lavoratori, una buona percentuale dei quali sono anche soci. Aziende sottoposte per legge alla vigilanza periodica (annuale o biennale) del Ministero dell’Economia, nella quale, tra l’altro, vige il principio della partecipazione democratica dei soci alla vita aziendale, che è certamente la prima garanzia del rispetto dei diritti civili e del lavoro da parte dell’impresa. Ciò vale, naturalmente, anche per le sette cooperative di braccianti della provincia di Ravenna, che gestiscono circa 12.000 ettari di terreno, dando lavoro a oltre 600 persone. Esse rappresentano in modo identitario e specifico la storia della cooperazione ravennate, iniziata nel lontano 1883 con l’obiettivo di emancipare dalla miseria centinaia di braccianti poverissimi, affamati e sfruttati”.

“Sì, qualche somiglianza con i lavoratori indiani delle campagne pontine esiste, nonostante siano passati 140 anni – prosegue la lettera – Con una differenza sostanziale, però, che dalla fine dell’Ottocento individua un modello e una strada imprescindibile da seguire. Le cooperative associate, tra loro le sette cooperative di lavoratori, rispettano e applicano i contratti collettivi nazionali di lavoro. Questo è il primo, prioritario elemento da considerare per cercare di affrontare seriamente il dramma dello sfruttamento: la legalità e il rispetto della dignità dei lavoratori. Tutte le persone. Bisognerebbe lavorare insieme: aziende, associazioni di categoria, sindacati, istituzioni a tutti i livelli territoriali. Come sentiamo dire in tutte le occasioni in cui si verifica una tragedia, controlli e ispettori, il cui numero, al contrario, è da anni sottodimensionato. Tuttavia, ciò che dovrebbe davvero fare la differenza dovrebbero essere le riforme strutturali e non solo gli interventi coercitivi a posteriori”.

“Lo diciamo ancora, e con maggiore forza, al Presidente del Consiglio dei ministri: il Governo italiano deve uscire dalla contraddizione sempre più evidente di voler incentivare l’economia nazionale senza preoccuparsi del problema dell’occupazione e dei lavoratori che non si trovano in numero sufficiente, a partire dalle esigenze delle imprese agricole e produttive – conclude la lettera – L’immigrazione è essenziale per lo sviluppo del Paese e il sistema di regole che ormai la governa, frutto di chiusure ideologiche antistoriche, sta portando l’Italia fuori dall’Europa, condannandola alla recessione (lo confermano i dati Istat dei primi mesi dell’anno). Servono riforme profonde e strutturali, urgenti, che affrontino in modo organico i percorsi di ingresso, i permessi e le modalità di accoglienza, a partire da rinnovate politiche abitative, per i lavoratori stranieri. Serve anche, come chiede da anni Legacoop, una legge contro le false cooperative, come quella che ha sfruttato e ucciso Satnam Singh”.

The letter is signed by Paolo Lucchi, President of Legacoop Romagna; Simona Benedetti, Territorial Coordinator Forlì-Cesena; Giorgia Gianni, Rimini Territorial Coordinator; Mirco Bagnari, Ravenna Territorial Coordinator; Federico Morgagni, Head of Forlì-Cesena Agri-Food Cooperatives; Stefano Patrizi, Manager of Agricultural Cooperatives Ravenna; Massimo Bezzi, President CAB Bagnacavallo and Faenza; Andrea Caroti, President CAB Cervese District; Fabrizio Galavotti, CAB Terra; Rudy Maiani, President of AGRISFERA; Mauro Parisi, President CAB Fusignano; Massimo Pepoli, CAB Campiano; Gianluca Tedaldi, CAB Massari; Marco Casalini, President of TERREMERSE; Franco Donati, President of CEVICO; Stanislao Fabbrino, President of FRUTTAGEL; Giovanni Piersanti, President of CAC; Mirco Zanotti, President of APOFRUIT.

 
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