«Negli ultimi due giorni ci sono stati altri tre suicidi» – ilBustese.it – .

«Negli ultimi due giorni ci sono stati altri tre suicidi» – ilBustese.it – .
«Negli ultimi due giorni ci sono stati altri tre suicidi» – ilBustese.it – .

Ieri sera alla Valle di Ezechiele si è tenuto il convegno “Morire in carcere – Sovraffollamento dei detenuti e tutela della legge”, organizzato dalla Camera Penale di Busto Arsizio. Due tavole, una dal titolo “Vivere in carcere; voci dal di dentro”, la seconda dal titolo “Carcere Extrema ratio rieducativo e risocializzante o carattere punitivo? Problemi e iniziative”.

“Oggi siamo qui in Valle Ezechiele per un secondo appuntamento con gli avvocati della camera penale di Busto Arsizio. – ha spiegato don David Maria Riboldi, prima dell’incontro – Siamo felici di accoglierli, felici che abbiano scelto questa sede per parlare di carcere, luogo di rinascita. Purtroppo, però, parleremo anche di carcere come luogo di morte: solo 2 giorni fa eravamo in piazza San Giovanni a Busto e lo sportello era a quota 45 persone che si sono tolte la vita dall’inizio dell’anno, oggi, purtroppo, dobbiamo aggiornarlo, in soli due giorni, a 48”.

La presidente della Valle di Ezechiele Anna Bonanomi ha portato i suoi saluti prima dell’inizio dei lavori: «Oggi parliamo di morire in carcere, proprio qui dove cerchiamo di dare una possibilità di rinascita ai detenuti che stanno per concludere la loro pena. Il lavoro, come dicono le statistiche, è un’ottima motivazione per cercare un’opportunità per rinascere e ripartire, nel nostro piccolo lo dimostriamo con dei numeri impressionanti: da qui sono passate 28 persone, o provenienti da aziende che hanno creduto nella nostra proposta, e solo 1 ha commesso nuovi reati. Le statistiche dicono che chi non lavora ha il 70% di possibilità di recidiva».

Poi la parola al presidente della Camera penale di Busto Arsizio, Samuele Genoni, che ha introdotto la serata: «Guardo solo quel numero: 48. Eravamo in piazza San Giovanni due giorni fa ed era 45. Credo che questo è l’esempio e la esemplificazione di quanto sia drammatica la situazione in questo momento».

«Credo che la forma di questo evento sia corretta, perché abbiamo una prima parte in cui sentiremo le voci di chi entra concretamente in carcere, di chi lo vive e sente l’umanità che ti assale nel momento in cui entri nelle sezioni – ha – ha continuato – e poi il secondo modulo, spero che non avremo quella forma di politica molto intelligente in cui ascolteremo ciò che vogliamo sentire. Penso che sia ora di smettere di avere risposte basate sugli interlocutori che hai di fronte”.

«Non possiamo avere questi numeri e una politica che pensi solo ad aumentare il numero dei reati e ad intervenire in tutti i modi per non trovare soluzioni per il carcere. Poiché lo slogan dice “non c’è più tempo, basta”, spero che questo “basta” arrivi forte e chiaro alla fine di questa giornata”, ha concluso.

Italiano:

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV Meteo Rovigo, previsioni per domani mercoledì 3 luglio – .
NEXT Catania, Asec Trade e la fine del mercato tutelato dell’energia elettrica – .