Il coraggio della pace nel nuovo mandato delle Acli bresciane. È questo uno dei fili conduttori del prossimo consiglio provinciale, eletto ieri pomeriggio al termine di un congresso di due giorni che ha visto a Brescia la presenza dei delegati dei 71 circoli. “Non parliamo di pace solo come assenza di guerra – ha spiegato nel suo intervento il presidente uscente, Pierangelo Milesi – ma anche e soprattutto del significato politico più profondo che essa porta con sé. Pace è pacificazione sociale, rispetto dell’ambiente, lavoro equo, comunità inclusive, cura delle relazioni, tutela delle differenze, spiritualità incarnata nell’agire quotidiano”.
Tra i temi centrali, anche quello del lavoro. “L’ampliamento dell’offerta dei servizi per l’impiego rappresenta una sfida per il futuro delle Acli: nei prossimi anni, soprattutto con l’intelligenza artificiale, il lavoro è destinato a vivere profondi cambiamenti, per i quali le persone vanno accompagnate e assistite con competenza, professionalità e umanità ”. Il dibattito, che ha fatto tesoro degli stimoli provenienti dal corso di formazione “Ma il cielo è sempre più blu” svolto a Bresca, ha ruotato attorno ai temi della pace, comunità, democrazia, sostenibilità, lavoro.
Dal dibattito sono emerse le solide basi programmatiche per il nuovo Consiglio provinciale, che avrà il mandato di assumere la fraternità come nuovo paradigma politico, considerare la pace come priorità, rilanciare il progetto europeo, nonché curare un dibattito popolare, sinodale , democratico, pacifico, cristiano delle Acli che si traduce nella mediazione costruttiva e attiva dei territori. Il congresso, inoltre, ha impegnato la nuova giunta provinciale a mantenere vivo il tema del lavoro sicuro e dignitoso, a partire dalla formazione e dalla partecipazione dei lavoratori. Sono stati eletti anche i 36 nuovi membri del nuovo consiglio provinciale che esprimeranno la nuova presidenza nella prima riunione prevista tra pochi giorni.
FP
