Salerno, spazi pubblici abbandonati ora c’è l’apertura del Comune: «Bando per l’affidamento»

Salerno, spazi pubblici abbandonati ora c’è l’apertura del Comune: «Bando per l’affidamento»
Salerno, spazi pubblici abbandonati ora c’è l’apertura del Comune: «Bando per l’affidamento»

Che fine ha fatto il regolamento per l’assegnazione degli spazi pubblici a disposizione dell’amministrazione comunale? È la domanda che si sono posti per l’ennesima volta i rappresentanti del comitato Centro Storico Alto, che da tempo chiedono la possibilità di utilizzare alcuni locali siti in largo Montone con l’obiettivo di creare una biblioteca per il quartiere, un doposcuola per bambini svantaggiati e anche di organizzare piccoli festival teatrali e cinematografici all’aperto nella stagione estiva. In realtà, esiste una bozza di regolamento. Ci hanno lavorato due anni fa gli assessori alla Trasparenza e alle Politiche Sociali Claudio Tringali e Paola De Robertodopo un’attenta analisi di come funziona questo tipo di pratica in altri contesti. Il documento è stato consegnato al direttore generale, ma non è stato ancora approvato.

LA PAROLA
“In attesa della decisione politica su questo testo, ho realizzato un altro regolamento riguardante la cura dei beni comuni – anticipa Tringali – che prevede una collaborazione orizzontale e paritaria tra cittadini, comitati e associazioni. Dovrà essere portato in consiglio a breve e spero approvato, anche perché è nel nostro interesse far sì che la città sia accogliente e mettere in luce gli esempi più virtuosi di cittadinanza attiva”. Nel mese di marzo, in occasione dell’a convegno promosso da Ai.Bi. in collaborazione con il Comune di BolognaL’assessore De Roberto aveva presentato il lavoro svolto nei quartieri attraverso i laboratori collettivi promossi dal Comune: «Siamo partiti all’inizio della legislatura con azioni di concertazione e laboratori collettivi di quartiere, oltre che con l’attivazione di tavoli tematici per un’amministrazione condivisa all’insegna del principio di sussidiarietà orizzontale. From Brignano to Fratte to Arbostella, abbiamo realizzato progetti molto importanti – ha sottolineato De Roberto – Abbiamo coinvolto oltre 300 stakeholder con la partecipazione di 123 persone, generando 60 progetti per creare hub socio-culturali in aree periferiche, in particolare partendo da punti di comunità, come i Morticelli. Il prossimo obiettivo è l’approvazione della regolamentazione dei beni comuni”. Un punto che vede favorevole Councillor for Commerce Dario Loffredo: «Credo che vada fatta preventivamente una mappatura generale del patrimonio del Comune, non solo di quelli presenti nel centro storico. Poi bisogna stabilire criteri oggettivi e trasparenti per far sì che comitati e associazioni possano utilizzarli per attività sociali e culturali a beneficio delle famiglie e dei bambini. Tra l’altro credo che sia nell’interesse del Comune far rivivere questo patrimonio che rischia di deteriorarsi. Per la gestione e la manutenzione degli spazi servono fondi che le amministrazioni non sono più in grado di individuare, quindi la sinergia tra pubblico e privato è a mio avviso fondamentale. Da parte mia c’è piena disponibilità a lavorare con i colleghi per trovare una soluzione in questo senso».

LUOGHI
La commissione ha focalizzato la sua attenzione Palazzo San Massimo, the premises on the Rampa di San Lorenzo, Largo Montone, the former Ave Gratia Plena Hostelsolo per citare i più noti. Ma sono tanti altri i luoghi ancora chiusi che potrebbero fungere da hub sociali e culturali anche nella zona orientale della città. «La proposta è lodevole – spiega L’assessore al Turismo Alessandro Ferrara – La Corte dei Conti ci vieta di fare assegnazioni dirette. Servono manifestazioni di interesse o addirittura bandi pubblici, che rispondano a criteri ben precisi. Credo che questa sia la strada giusta da percorrere per rendere la città sempre più viva, ma anche per cercare di garantire un buono stato di conservazione di alcuni siti che hanno valore storico e artistico. Per l’ex Ostello, come anticipato in più occasioni, ci stiamo lavorando da tempo. Per le altre strutture è importante fare una mappatura e arrivare alla definizione di un bando per l’assegnazione degli spazi».

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