Anche la bandiera della Ferrari sparirà. Colpite Parma, Venezia e Palermo – .

Anche la bandiera della Ferrari sparirà. Colpite Parma, Venezia e Palermo – .
Anche la bandiera della Ferrari sparirà. Colpite Parma, Venezia e Palermo – .

Fa impressione, diciamocelo, che sia in scadenza, Gian Marco Ferrari. Ma questo accade oggi e di questo si parla, in attesa dell’apertura di un mercato che ridisegnerà il Sassuolo, reimpostandolo sulla lunghezza d’onda di un nuovo allenatore come Fabio Grosso e di una categoria altrettanto ‘nuova’. Ridisegnandolo senza Ferrari, che non è l’unico a diventare ex ora che gli scade il contratto (ci sono anche Pegolo e Defrel) ma lo rende più efficace degli altri. E non solo perché è il più giovane dei tre (Defrel ha un anno in più, il portiere del Bassano ne ha undici) ma perché Ferrari, del Sassuolo, è stato anche capitano, e soprattutto perché il difensore arrivato al Sassuolo sei stagioni fa in nerazzurro e verde fa ha giocato 194 partite, mentre Defrel si è fermato a 130 e Pegolo a 50. Insomma, tra il Mapei Stadium e il Mapei Football Center, ci eravamo abituati a considerarlo un po’ un casalingo, anche grazie alla fascia di capitano. indossato più volte e una statura da leader che gli è stata riconosciuta nel tempo prima da De Zerbi e poi, fino alla scorsa estate, da Dionisi.

Fino all’estate scorsa, infatti: il ‘Ferro’ è finito sul mercato, ha riconquistato le sue prerogative e i suoi spazi, ma nelle sue 31 presenze (e un gol) di questa stagione c’era tutto il cammino doloroso di un Sassuolo pieno di incomprensioni nei confronti retrocessione. Con qualche errore di troppo, da parte sua, dentro una difesa spesso non impeccabile, e con evidenti sforzi fanno di lui, oggi, un giocatore che devia la sua strada rispetto a quella del Sassuolo, che lo acquistò nel 2016 dal Crotone che era vincendo la B. Poi due stagioni in prestito, prima in Calabria e poi alla Sampdoria, fino all’arrivo in neroverde. Oggi la Ferrari chiude, ma è prevedibile che il Sassuolo dovrà vedersela ancora perché la Ferrari ha un mercato, tra la massima serie e la seconda divisione. Lo seguono il Parma e squadre neopromosse come Como e Venezia, ma lo tengono d’occhio anche il Palermo, con l’ex Dionisi, e la Cremonese. Non che riguardi il Sassuolo che lo ‘libera’, ma c’è anche un po’ di curiosità sulla vicenda da parte del Sassuolo neroverde. Con l’uscita di Ferrari perde un altro centrale dopo Viti e Kumbulla, perderà Tressoldi ed Elic e la ‘batteria’ di difensori centrali è costretta, suo malgrado e per fortuna, a ricominciare da capo.

Stefano Fogliani

 
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