“Andrea era buono, solare e amava Foggia” – .

“Andrea era buono, solare e amava Foggia” – .
“Andrea era buono, solare e amava Foggia” – .

Era un “Giovane, bravo ragazzo, amato e conosciuto da tutti a Foggia”anche per via del suo lavoro, Andrea Cacace, il 23enne vittima di un terribile incidente avvenuto lo scorso 23 marzo in via Cerignola, nei pressi dell’hotel Atleti.

Il padre Antonio scrive alla redazione di FoggiaToday. Chiede che la sua lettera venga pubblicata per ricordare il figlio Andrea per la persona che è stato e non lasciare che il suo sia solo uno dei tanti nomi delle vittime della strada.

“Prima di iniziare a guidare un camion, aiutava gli anziani bisognosi di ossigeno”racconta.

“Era un ragazzo solare, pieno di vita, sempre sorridente. Chiunque lo abbia conosciuto può testimoniare le mie parole”.

Ricordate quel tragico 23 marzo. “Mio figlio Andrea viaggiava a 70 all’ora nella sua corsia ed è morto sul colpo senza neanche poterci salutare”.

Si augura che la giustizia faccia il suo corso e che ciò possa proteggere altri bambini e lancia un monito: “Chi guida un’auto deve ricordarsi che ha tra le mani un’arma, spesso peggiore di una pistola”.

Chiede con la sua lettera di restituire il “giusta attenzione” ad Andrea, a chi era e a cosa faceva, e non solo alla notizia.

“Dietro questa notizia – lui scrive – ci sono bambini e famiglie le cui vite sono cambiate da un giorno all’altro, per sempre.”

Affida a una lettera il dolore e il ricordo che non gli è stato corrisposto a Foggia.

“Mio figlio è stato ricordato in Germania, Inghilterra e America ma non nella sua città, la città che amava e dove voleva costruire il suo futuro. La nostra famiglia era condannata a una sofferenza eterna, chiunque abbia figli può capire.”


L’incidente

Andrea stava guidando la sua moto in direzione Foggia quando è stato investito da un’auto che proveniva dalla direzione opposta e stava svoltando a sinistra, probabilmente per raggiungere l’abitazione di alcuni amici.

Il giovane non è riuscito a evitare l’impatto mortale.

Il conducente e i passeggeri dell’auto sono finiti al pronto soccorso con lievi ferite. L’uomo alla guida, però, in evidente stato di agitazione, avrebbe aggredito un medico della rianimazione, prima schiaffeggiandolo e poi colpito con una violenta testata.

 
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