23 giovani magistrati austriaci in visita alla Questura – .

23 giovani magistrati austriaci in visita alla Questura – .
23 giovani magistrati austriaci in visita alla Questura – .

Bolzano – Nell’ambito dei programmi di cooperazione europea in materia giudiziaria e di sicurezza pubblica, il Commissario della Polizia della Provincia autonoma di Bolzano Paolo Sartori ha ricevuto una delegazione composta da 23 giovani neo-magistrati provenienti dalle regioni di Linz e Salisburgo, in servizio presso il distretto del Tribunale regionale di Linz.

Accolto nella Sala Stampa della Questura, dopo i saluti di rito il Questore ha illustrato agli ospiti provenienti dall’Austria il ruolo e le funzioni dell’Autorità Provinciale di Pubblica Sicurezza, le complesse competenze nel dirigere le attività di tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, nel settore della Polizia Amministrativa e dell’Immigrazione, nella prevenzione e repressione dei fenomeni criminosi ed eversivi e nell’applicazione delle Misure di Prevenzione Personali e Patrimoniali.

Al termine del colloquio con il Questore, la delegazione austriaca è stata accompagnata a visitare i vari Reparti Operativi della Questura: un’occasione che, per tutta la mattinata, ha consentito ai giovani Magistrati di osservare il funzionamento di alcuni degli Uffici più importanti, quali la Centrale Operativa, la Squadra “Volante”, la Squadra Artificieri e i Tiratori Selezionati, per poi concludere l’incontro con la visita al Museo Storico della Polizia di Stato.

“La cooperazione internazionale in materia giudiziaria e di polizia rappresenta un aspetto di grande rilevanza nell’attività istituzionale delle Forze di Polizia e dell’Autorità Giudiziaria – Lo ha sottolineato il commissario Sartori nel corso della riunione di ieri –. La maggior parte delle attività criminali più complesse, oggi, ha implicazioni a livello transnazionale, e per questo motivo un’efficace azione di prevenzione, contrasto e repressione non può prescindere da due aspetti: da un lato l’adozione, da parte di tutti i Paesi, di legislazioni armoniche e compatibili e, dall’altro, l’utilizzo sistematico dei canali della Cooperazione giudiziaria e di polizia internazionale. (in particolare Interpol, Europol, SIRE.NE ed Eurojust) e tutti quegli strumenti operativi previsti soprattutto dalla normativa europea (Mandati di arresto europei, ordini di indagine europei, squadre investigative comuni, ecc..) che ci consentono di operare a livello internazionale adottando procedure semplificate, i cui risultati potranno trovare piena utilizzazione nei giudizi di tutti i Paesi partecipanti”.

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