GIALLO E ROSSO. “Il Lecce per me rappresenta il meglio della mia carriera e auguro sempre il meglio alla società. Le squadre che dovranno lottare per la salvezza sono sicuramente quelle che arrivano dalla Serie B, perché l’impatto è sempre forte. A queste aggiungo le altre che in questa stagione hanno fatto fatica a salvarsi, come l’Udinese ad esempio. Diciamo che i nomi sono quelli, anche se quest’anno ci sono state squadre che hanno rischiato troppo per quello che è il loro blasone”
DORGU. “Senza troppi giri di parole, credo che sarà l’anno della sua consacrazione e glielo auguro perché se lo merita, così come merita di fare il salto di qualità e andare a giocare in una grande squadra”.
SUD. “Lecce e Napoli sono le uniche due località del sud, anche se sono veramente diverse tra loro. Il Napoli gioca ancora in Champions League (anche se la prossima stagione non giocherà nessuna competizione europea dopo 14 anni, ndr) e l’anno scorso ha vinto uno scudetto. Il Lecce, con mercati attenti e grazie a Corvino, riesce sempre a trovare sorprese. Il club giallorosso pensa alla salvezza, ma se riuscisse a trascorrere un anno in una coppa, come la Conference League, sarebbe come vincere la Champions League. Posso assicurarvi che per il Lecce il solo fatto di restare in Serie A equivale a vincere lo scudetto. La speranza è sempre quella di vedere in coppe una squadra come i salentini, ma è sempre meglio volare basso, perché quando ‘metti troppo il naso’ prendi una batosta. L’importante, quindi, è mantenere la categoria”.
