Taranto nel mondo grazie al Medimex – .

Domenica scorsa il Medimex ha chiuso l’edizione 2024 con un doppio concerto (Jesus and Mary Chain – Pulp) che verrà ricordato a lungo anche per il duetto tra i due frontman delle band e per l’omaggio al nostro Paese da parte dei Pulp che hanno inserito nella scaletta un brano, “Bar Italia”, che non eseguivano da oltre un decennio. L’instancabile e perfetta macchina organizzativa di questo festival sempre più internazionale (biglietti acquistati da 30 Paesi diversi), però, è già proiettata alla prossima edizione (potrebbe essere l’ultima visto che a settembre 2025 si vota per le elezioni regionali…).

Cesare Veronico, il ‘frontman’ organizzativo, ha già portato avanti i lavori, anche se ora deve staccare la spina: “Ci sono trattative già a buon punto. Gli artisti, come è noto a chi è del settore, prenotano le loro opzioni con un anno di anticipo. Il tema ovviamente non è ancora definito, mi sto concentrando su quello ma, come è successo a ogni edizione, sto immaginando qualcosa che mi dia la possibilità di fare qualcosa che non ho ancora fatto”.

Alcuni critici dell’evento hanno affermato, con una punta di veleno, che gli artisti invitati al Medimex sono soprattutto quelli che piacciono a Veronico…

“Fin dalla prima edizione ho fatto le cose che mi piacciono. Ci metto molta passione e sono emotivamente esposto. Se le cose che mi piacciono hanno questo tipo di performance… non sono così dispotico, sia chiaro, perché Medimex è il frutto del mio gusto unito a quello del pubblico che ruota attorno a questa manifestazione. Il giudice è terzo e credo che finora il consenso sia sempre stato ampio. Rivendico assolutamente questa libertà di scelta, è stata la costante di tutta la mia carriera. E per questo ringrazio chi ha sempre riposto in me la sua fiducia, a partire dal Presidente Emiliano che ha sempre difeso le mie scelte, fino ai miei collaboratori che sono quelli che lavorano duro per una settimana senza dormire la notte per organizzare al meglio le 75 iniziative della festa. La nostra organizzazione ha raggiunto un livello che non ha paragoni in Italia. Non c’è festival in Italia come Medimex e questo grazie a tutti coloro che lavorano dietro le quinte e ai quali va il mio affettuoso ringraziamento”.

Durante il bilancio ha dichiarato che è stata l’edizione di maggior successo e anche la più ambiziosa. Perché?

“Abbiamo fidelizzato ancora di più il nostro pubblico (quasi 2.000mila abbonamenti per le due serate), abbiamo ridotto i disagi causati dal blocco del traffico nel Borgo di Taranto concentrandoci su due serate del fine settimana invece che tre, abbiamo internazionalizzammo ulteriormente il festival perché sapevamo che portare The Smile non aveva bisogno di molte spiegazioni. Sono magnetici, affascinanti, avvolgenti, una delle band, tra le poche al mondo, che riesce a portare un passo avanti le contaminazioni presenti nel rock. Perfetta fusione tra sperimentazione, avanguardia e melodia.

Sebbene fosse, forse, ambizioso portare una band come i Pulp, era solo la terza volta in 25 anni che veniva in Italia. Ricordo bene lo scetticismo che c’era attorno a questo annuncio ad aprile ma non ho visto nessuno che venisse a godersi il concerto di questa band che alla fine non si è divertita, confermando ciò di cui ero sicuro: che sarebbe stato il concerto a sorpresa dell’estate 2024. Vorremmo tutti vedere suonare dal vivo la nostra band preferita, praticamente sotto casa, ma bisogna anche essere aperti ad altre esperienze, ascoltare prima di giudicare. La mia missione è portare a Taranto iniziative di respiro internazionale e di grande qualità. Sfido chiunque a dire che questo non sia mai accaduto prima”.

Infine, come hai vissuto emotivamente il “colpo” di un duetto inedito sul palco tra i due frontman dei JesusMC e dei Pulp e l’inserimento di “Bar Italia” nella scaletta dei Pulp?

“Quando ho ricevuto la scaletta del JMC prima del concerto, come al solito, l’ho guardata. Dopo dieci secondi l’ho riguardata di nuovo e mi sono concentrato su quel Jarvis lì accanto… e ho capito che sarebbe stata una serata speciale. L’impatto internazionale di quanto accaduto domenica sera l’abbiamo percepito quasi per caso quando abbiamo visto come la notizia del duetto era stata condivisa da importanti portali musicali inglesi e americani (tra cui il New Musical Express, ndc).

Vi racconto un aneddoto: quando dietro le quinte abbiamo regalato a Jarvis Cocker un oggetto tradizionale pugliese (come si vede dalla foto di apertura scattata da Ela Francone è una piccola luminaria per le feste di paese, Madonna ne va matta, ndr) per esserne felici e successivamente averlo portato sul palco ringraziando gli organizzatori, ho intuito la sua voglia di sorprendere quel pubblico italiano che di lui aveva, inspiegabilmente, così poco. Voleva capire quale fosse stata la sua reazione allo spettacolo a cui aveva assistito. Era emozionatissimo ed era chiaro che si sarebbe speso sul palco, come effettivamente era successo, allo stesso modo di qualche settimana prima, davanti a un pubblico molto più numeroso (oltre 20mila persone) in uno dei festival più importanti d’Europa (Primavera Sound di Barcellona). Sul palco del Medimex ha dato davvero tutto, regalando una serata che difficilmente si dimenticherà. Peccato per chi non c’era!

 
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