Un uomo di 52 anni e la figlia di 10 anni di Pordenone sono scivolati per 30 metri in una stretta cavità sul Sass de Rocia, in provincia di Belluno. L’allarme, lanciato intorno alle 16.10, è stato dato da alcuni ragazzi che hanno sentito grida di aiuto provenire dalla gola, larga dai 40 ai 10 centimetri. I familiari erano preoccupati per il ritardo del padre e della bambina. Da qui la richiesta di aiuto e l’intervento del Soccorso alpino del Veneto.
Secondo una prima ricostruzione si trovavano a camminare dietro il Bivacco Pian delle Stelle. Ad un certo punto, la bambina è scivolata ed è caduta negli abissi. Suo padre, a sua volta, è finito nella gola mentre cercava di aiutarla. Sul posto sono arrivati per caso due soccorritori che hanno cercato di aiutare il tecnico dell’elisoccorso, atterrato dall’elicottero del Suem a Pieve di Cadore, e una squadra del Soccorso alpino della Val Pettorina.
La figlia è stata prima portata in superficie e sollevata insieme al tecnico con un paranco verso l’esterno. La piccola è stata imbarcata e trasportata all’ospedale di Treviso con sospetto trauma cranico e un taglio sul viso.
Tuttavia, l’operazione di salvataggio per il padre è stata complessa poiché lamentava forti dolori alla schiena e alle gambe. Vista l’impossibilità di avvicinarsi all’uomo, incastrato nel fondo della gola in uno stretto passaggio con un masso vicino, è stato richiesto l’intervento degli speleologi della Stazione Veneto Orientale, trasportati sul posto con un elicottero. Con una serie di manovre tecniche, dopo un paio d’ore, i soccorritori sono riusciti a tirarlo fuori. Dopo aver ricevuto le prime cure d’urgenza, è stato portato all’ospedale di Belluno con sospetto politrauma. L’intervento si è concluso intorno alle 20,30.
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