Le Donne del Vino tra le vigne e i vini longevi delle Marche – .

Le Donne del Vino tra le vigne e i vini longevi delle Marche – .
Le Donne del Vino tra le vigne e i vini longevi delle Marche – .

Scritto da Fabiana Romanutti et al 30 giugno 2024Pubblicato in QB Pink.

Le donne del vino delle Marche con la presidente nazionale Daniela Mastroberardino

Donne del Vino tra le vigne e i vini longevi delle Marche. Si è conclusa la cinque giorni del Convegno Nazionale dell’Associazione Nazionale “Le Donne del Vino” ospitata nelle Marche. Sempre più vini bianchi nel bicchiere degli italiani, ma non è solo una questione di consumi: i vitigni a bacca bianca riescono ad adattarsi meglio di altri al nuovo clima, hanno una personalità distintiva. Non solo: molti vini bianchi invecchiano tanto, e talvolta anche meglio, dei rossi.

Lo hanno toccato con mano le oltre 150 Donne del Vino provenienti da tutta Italia che hanno recentemente partecipato alla Convention Nazionale dell’Associazione ospitata nei territori vitivinicoli marchigiani.

La delegazione, guidata da Daniela Sorana, ha proposto due masterclass: una dedicata agli spumanti metodo classico delle Marche, l’altra che per la prima volta ha visto protagonisti Bianchello, Pecorino, Ribona in una verticale di vitigni autoctoni e Verdicchio. Di quest’ultimo si è potuto apprezzare l’ottima evoluzione dell’annata 1991. È uno dei tanti spunti emersi in queste cinque giornate di incontri, visite in cantina, degustazioni, momenti culturali e confronti associativi. Nel corso della masterclass “I vini bianchi più longevi delle Marche” che si è svolta nello storico ristorante Il Marchese del Grillo di Fabriano, l’assessore alla cultura delle Marche Chiara Biondi ha salutato le donne in sala «Le donne anche nel settore vitivinicolo fanno la differenza: riescono a essere ambasciatrici del loro territorio, promotrici culturali e innovatrici grazie alla loro determinazione. La verticale odierna dei vini bianchi longevi è stata sorprendente: le Marche Women of Wine sono riuscite per la prima volta a farci apprezzare come evolvono i nostri vini bianchi autoctoni. Il Verdicchio è il Re indiscusso, ma è stato sorprendente scoprire che gli altri vitigni marchigiani non sono da meno.

Ad accogliere le Donne del Vino a Pesaro, presso Palazzo Ducale, sede della Prefettura, per il convegno “Le nuove frontiere del vino, tra cultura, turismo e benessere” sono stati Andrea Maria Antonini, Assessore all’Agricoltura e allo Sviluppo Economico della Regione Regione Marche, il viceprefetto Antonio Angeloni e il vicesindaco di Pesaro Daniele Vimini.

«La nostra Convention è stata un momento di incontro e condivisione, ma ha anche rafforzato il nostro impegno comune nella promozione della cultura del vino e del ruolo delle donne in questo settore – ricorda Daniela Mastroberardino, presidente dell’Associazione Nazionale Donne del Vino – Abbiamo avuto modo di confrontarci su temi cruciali come l’innovazione, la sostenibilità e l’importanza di creare reti solide e collaborative. Le Marche, con la loro bellezza paesaggistica, il patrimonio culturale e la ricchezza enologica, ci hanno ospitate in modo impeccabile, consentendoci di scoprire e apprezzare le eccellenze vinicole di questa regione. Un sentito ringraziamento va anche ai produttori locali che ci hanno accolto con grande generosità e professionalità. Questa Convention ha evidenziato quanto sia fondamentale per noi continuare a crescere come associazione, supportandoci a vicenda e promuovendo il nostro lavoro con passione e dedizione. Siamo una forza significativa nel mondo del vino e il nostro sforzo collettivo può davvero fare la differenza. Ripartiamo da questa esperienza con nuove idee, rinnovata energia e la consapevolezza che insieme possiamo raggiungere obiettivi sempre più ambiziosi».

«Vogliamo ringraziare tutte le Donne del Vino per la partecipazione attiva e l’entusiasmo dimostrati durante il viaggio – afferma Daniela Sorana, delegata delle Donne del Vino Marche, affiancata dalle deputate Nazzarena Ceci e Stefania Palazzesi – Ognuna ha contribuito a rendere questa Convention un evento indimenticabile. Ci auguriamo di mantenere viva la rete di contatti e di continuare a condividere esperienze e conoscenze, perché il vero successo risiede nella collaborazione e nel supporto reciproco».

 
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