“Ma gli operatori avrebbero potuto fare di più per il partito” – .

“Ma gli operatori avrebbero potuto fare di più per il partito” – .
“Ma gli operatori avrebbero potuto fare di più per il partito” – .

L’onda gialla sul lungomare di Rimini, al traguardo. Le migliaia di persone lungo le nostre strade attraversate dal Tour, da Novafeltria a San Leo, da San Marino a Rimini. Abbiamo ancora negli occhi le immagini emozionanti di sabato. Per la nostra provincia, per la città di Rimini, ospitare la prima tappa della Grande boucle è stato un grande spot pubblicitario: ci hanno visto in tv in quasi 200 paesi del mondo. Ed è stato anche un ottimo affare, con un fatturato stimato a 10 milioni solo per Rimini. “Un evento unico, e Rimini era presente – racconta Gianni Indino, presidente di Confcommercio – Ospitare il Tour ha avuto un grande impatto economico e mediatico per il nostro territorio. Molti ristoranti, bar e negozi hanno funzionato bene”. Le presenze legate ai tour negli alberghi (tra squadre, organizzatori, appassionati) sono stimate in circa 25mila.

Tutto bene, o quasi. Perché, nonostante Comune e associazioni di categoria avessero invitato gli operatori a preparare addobbi, cartelloni e scenografie per la Grande boucle, in pochi lo hanno fatto. “Ma noi – assicura Patrizia Rinaldis, presidente di Federalberghi – avevamo più volte sollecitato i nostri associati a preparare gli addobbi per il Tour. Ringrazio tutti coloro che lo hanno fatto, contribuendo così alla festa di Rimini. Per tutti coloro che non hanno fatto nulla, direi che hanno perso un’occasione”. Detto questo, “Rimini in generale sabato ha fatto un’ottima impressione. Ed è andata bene sotto ogni punto di vista, nonostante le difficoltà e i disagi che un evento come il Tour de France comporta”. Anche per Indino “gli operatori riminesi, in generale, avrebbero potuto fare di più. Devo dire che ho visto tante belle cose. C’erano vetrine addobbate al meglio in vari negozi del centro storico e al mare, e lo stesso hanno fatto vari locali”. Resta la sensazione che “si poteva fare di più. Magari attraverso un’azione coordinata con il Comune e mettendo a disposizione degli operatori il materiale.

Serve maggiore collaborazione con l’amministrazione sui grandi eventi. Tra pochi giorni ci sarà la Notte Rosa: forse è tardi per pensare a qualcosa di speciale per questa edizione, ma se vogliamo rilanciare il territorio con grandi eventi possiamo e dobbiamo fare di più, tutti insieme”.

 
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