l’attesa del primo non eletto – .

l’attesa del primo non eletto – .
l’attesa del primo non eletto – .

C’è chi aspetta la promozione in giunta e chi, per effetto diretto, aspetta per poter accedere ai seggi del consiglio comunaleSono giornate calde quelle che sta vivendo la maggioranza del neo sindaco Laura Nargi che, in attesa della proclamazione che avverrà verosimilmente il 9 luglio, sta lavorando alla composizione della squadra di governo che dovrà accompagnarla nei prossimi cinque anni di amministrazione con il difficile compito di dover mantenere gli equilibri interni alla sua coalizione ben consolidata e quelle necessarie per mantenere l’accordo politico prossimi al ballottaggio con il Patto Civico di Rino Genovese, Livio Petitto e Angelo Antonio D’Agostino.

Nargiscome decretato dall’esito del primo turno e dalla vittoria del secondo, potrà contare su una maggioranza di 20 consiglieri ai quali si aggiungeranno i 4 eletti nelle file del patto civico che, salvo divisioni, dovrebbero garantire con i loro voti alla Camera l’approvazione delle pratiche della futura amministrazione. In totale 24 consiglieri su 32. La lista “Davvero”, con il 17% dei voti e 12 seggi vinti faranno la parte del leone.

Alla formazione politica costruita ormai quindici anni fa dall’ex sindaco Gianluca Festaquattro assessorati dovrebbero andarsene tra cui il vicesindaco. Si giocano la partita gli ex assessori Antonio Genovese, Giuseppe Negrone e Marianna Mazza, quest’ultima con il ruolo di vice di Nargi, ma anche uno tra Mario Spiniello e Jessica Tomasetta, assessori uscenti che hanno raccolto complessivamente oltre 1200 voti. Una promozione andrà a “Viva La Libertà” che dovrebbe essere rappresentata anche da Monica Spiezia, una a “Sono Avellino” con l’ingresso più che probabile nella squadra di governo di Alberto Bilotta. Quanto agli alleati del Patto civico, un assessorato è certo ed è quello che verrà affidato a Giuseppe Giacobbe, il più votato della lista di Petitto, “Moderati e riformisti”. Forse il secondo, per il quale Sergio Trezza è in pole position, sempre della stessa squadra, dipenderà da quanti attori esterni il sindaco deciderà di coinvolgere. Finora si è sempre parlato di un paio di aggiunte tecniche, ma non è escluso che alla fine la sintesi arriverà a una sola.

Poi c’è il “mercato azionario” politico che, per gli equilibri di maggioranza, diventa determinante. Bisognerà infatti capire chi ricoprirà il prestigioso ruolo di presidente del Consiglio, a cui aspirano sia l’uscente Ugo Maggio sia Gerardo Melillo, leader di Forza Avellino, la squadra di D’Agostino, chi presiederà le commissioni e chi sarà indicato per rappresentare il Comune nelle sue entità partecipate. Ad attendere con ansia e trepidazione le decisioni sulla giunta sono anche i primi dei non eletti delle tre liste di Nargi e quelli degli alleati. Potranno ambire a entrare in consiglio, in sostituzione degli eletti promossi in consiglio che, per legge, dovranno lasciare il seggio ottenuto, in quota “Davvero” Mario Sorice, l’uscente Antonio Cosmo, l’ex amministratore Guido D’Avanzo e Luigi Scalzullo.

Tra le fila di “Siamo Avellino” e “Viva La Libertà” attendono rispettivamente Giulia Zaolino e l’uscente Giovanni Cucciniello. Sul fronte alleato, in “Moderati e riformisti”, è certo che Gerarda Russo entrerà in Aula al posto di Giacobbe e, se verrà promosso anche Trezza, potrebbe sedere per la prima volta sui banchi del consiglio anche Roberto Savino. Più difficile il rientro in Aula dell’ex consigliera Mafalda Galluccio, prima delle non elette in “Forza Avellino”, a meno che le porte del consiglio non si aprano anche per Melillo. Mariarosaria Famoso potrebbe prendere in mano la guida dell’Aula, se il candidato sindaco di Patto civico, Rino Genovese, decidesse di tornare a tempo pieno al suo lavoro di giornalista Rai e, quindi, dimettersi da consigliere.

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La mattina

 
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