patto per intensificare il traffico navale – .

Di fronte al previsto rallentamento dell’economia, le aziende dell’Emilia-Romagna intendono rivolgersi sempre più spesso Mercato cinese per l’acquisto di materie primeE il Porto di Ravenna guarda anche a Pechino, ma per rafforzare la propria posizione a livello internazionale. Della nuova strategia si è parlato alla fiera «Transport logistics China 2024» di Shanghai dove Candiano è stato protagonista insieme alla Regione nello stand dedicato.

Il patto con la Cina

“Dal 2026 – affermano da viale Aldo Moro – lo scalo amplierà il traffico merci con la Cina”, intensificando i collegamenti via nave mentre “molti” operatori cinesi sceglieranno lo scalo ravennate come approdo più comodo grazie ai collegamenti ferroviari con il nord Europa.
Ecco come è finita missione istituzionale della Regione guidata dall’Assessore alle Infrastrutture, Commercio e Turismo, Andrea Corsini, che ha puntato sulla partecipazione a una delle fiere più importanti del settore logistico del Sol Levante, tenutasi a Shanghai dal 25 al 27 giugno. Grazie agli importanti investimenti della Regione nel porto di Ravenna, oltre 700 milioni di euro tra i fondi RFI, AdSP, Cipe, Bei e Pnrr spiega, “abbiamo le carte in regola per accreditare il porto dell’Emilia-Romagna come hub strategico per lo sviluppo del traffico internazionale delle merci”. Per non parlare dell’imminente costruzione del nuovo terminal container che svilupperà nuove linee per il trasporto delle merci.

I soggetti coinvolti

“L’interesse di molti operatori cinesi per Shanghai, l’incremento dei collegamenti dal 2026 – sottolinea Corsini – dimostrano che siamo sulla strada giusta”. Ora, conclude, il governo “acceleri con il via libera all’istituzione della Zona logistica semplificata per consentire all’Emilia-Romagna di continuare a essere il motore trainante del Paese”. Con Corsini a Shanghai sono andati anche l’assessore al Porto del Comune di Ravenna Annagiulia Randi, rappresentanti della Fondazione Istituto trasporti logistica, e alcuni soci del Cluster intermodale regionale Eric: Autorità portuale di Ravenna, Sapir, Terminal container Ravenna e Dp Dinazzano-Po. Presso lo stand della Regione si sono svolti incontri B2B con una quindicina di importanti aziende cinesi di logistica e trasporto, oltre che con i rappresentanti del Gdl Logistica della Camera di commercio italiana in Cina.

Gli obiettivi

«Puntiamo a diventare un punto di riferimento per la logistica e il trasporto merci dalla Cina – aveva infatti anticipato Corsini in partenza per la fiera di Shanghai – Il porto di Ravenna rientra nella ristretta lista dei “core ports” europei e rientra in due corridoi di trasporto Ten-T, il corridoio Baltico-Adriatico e il corridoio Mediterraneo, che prevedono il potenziamento delle infrastrutture stradali e ferroviarie per incrementare il trasporto merci su rotaia. Può quindi essere un facile approdo per le merci provenienti dalla Cina, e un punto di partenza per quelle verso il nord Europa».

 
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