banda di spacciatori sotto processo. Ma per quattro di loro si tratta solo di “piccoli affari” – .

banda di spacciatori sotto processo. Ma per quattro di loro si tratta solo di “piccoli affari” – .
banda di spacciatori sotto processo. Ma per quattro di loro si tratta solo di “piccoli affari” – .

TREVISO – Avevano trasformato Treviso in una centrale elettrica spaccio di drogasoprattutto cocainache hanno venduto a decine di clienti con un fatturato di centinaia di migliaia di euro. bandacomposto da cinque nigerianiSono finiti davanti al giudice per le indagini preliminari Marco Biagetti, pubblico ministero Daniela Brunetti, per detenzione di sostanze stupefacenti a scopo di spaccio, in concorso.

La richiesta degli avvocati

Hanno chiesto l’autorizzazione i legali dei cinque imputati, gli avvocati Mauro Serpico e Fabio Crea riqualificazione del reato in un piccolo negozio che consente l’accesso alla libertà vigilata dell’imputato. Il pubblico ministero ha la richiesta è stata accoltageneralmente, negandolo solo per un imputato 40enne, di cui sono state documentate decine e decine di cessioni di dosi di cocaina a decine di persone diverse. Tutti clienti affezionati che si rivolgevano allo spacciatore nigeriano per acquistare la droga della settimana a 40-50 euro a dose.

C’era chi acquistava una dose alla volta, un paio di volte a settimana e chi, invece, faceva “spesa all’ingrosso” acquistando più dosi insieme. Tra i clienti abituali c’era chi aveva accumulato fatture che andavano dai 3mila ai 5mila euro. E altri traffico di droga sono stati documentati in competizione con un ventinovenne della gang. Sempre per piccole quantità, un po’ alla volta, che alla fine sono diventate significative nel numero di vendite e nel “conto” da pagare. Per lui l’avvocato ha avanzato la richiesta di patteggiamento per 1 anno e 6 mesi (con sospensione della pena). Per altri due imputati, due fratelli di 35, uno e 29 anni, è stata avanzata richiesta di testatoInfine, al 27enne è stato chiesto di essere ammesso al processo abbreviato per beneficiare di una riduzione della pena.

Le indagini

L’indagine ha decapitato l’attività della gang, proseguita dal 2018 al 2021, e l’agenda del clienti. C’era il macellaio di un noto supermercato, ma anche il direttore dell’azienda e ignari dipendenti della banca. Oltre a tanti professionisti, uomini e donne, che si rifornivano sistematicamente dalla gang che aveva messo radici a Treviso. Il gip si è riservato di decidere tutte le posizioni insieme nell’udienza che è stata fissata per il 24 ottobre.

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The Gazzettino

 
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