tre funzionari delle forze dell’ordine sono stati banditi – .

tre funzionari delle forze dell’ordine sono stati banditi – .
tre funzionari delle forze dell’ordine sono stati banditi – .

Gasolio agricolo denominato “vino rosso”. Forniture agevolate ottenute senza averne i requisiti. Da una parte, due imprenditori che avrebbero fornito carburante a prezzi scontati a chi non ne aveva diritto. Dall’altra, rappresentanti delle forze dell’ordine che avrebbero fatto rifornimento di gasolio agricolo senza autorizzazione. Per questo motivo, due imprenditori di Canosa, titolari di depositi di carburante per auto, sono finiti agli arresti domiciliari mentre un carabiniere e un poliziotto, entrambi in servizio a Canosa, e un finanziere operante a Barletta, che avrebbero beneficiato delle agevolazioni senza averne i requisiti e per le loro auto private, sono interdetti dai pubblici uffici per sei mesi. Per tutti, le accuse contestate a vario titolo sono corruzione ed evasione dell’accertamento delle accise.

Secondo quanto emerso, i rappresentanti delle forze dell’ordine e delle forze dell’ordine non avrebbero «adempiuto all’obbligo di legge di comunicare all’autorità giudiziaria i reati commessi dagli imprenditori» in quanto avrebbero «indebitamente tratto vantaggio dalla vendita agevolata di gasolio a cui non avevano diritto con la contestuale evasione delle accise», spiegano i militari di finanza del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Barletta che si sono avvalsi della collaborazione della Questura e del Comando provinciale dei Carabinieri della Bat. Secondo le risultanze investigative, coordinate dalla Procura di Trani, «i pubblici ufficiali» si sarebbero procurati il ​​gasolio agricolo da utilizzare per le proprie auto. E avrebbero agito consapevolmente poiché avrebbero utilizzato un linguaggio criptico per richiederlo. «Venerdì dovrei bere del vino rosso», avrebbe detto uno dei due imprenditori arrestati a uno dei pubblici ufficiali che gli avrebbe risposto: «Allora vengo a bere qualcosa». Anche altri militari e agenti hanno ricevuto un avviso di garanzia, ma nei loro confronti il ​​giudice per le indagini preliminari, Lidia Corvino, non ha adottato misure restrittive.

 
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