Dopo l’ordinanza del sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, sul ‘caso Terni’, il blitz e le dichiarazioni sul possibile stop alla produzione dell’Arvedi-Ast, oggi, 1° luglio, sono previsti sopralluoghi dei Vigili del Fuoco e del personale Arpa per il problema delle vibrazioni e delle crepe che si sono formate su alcune pareti delle case del quartiere Prisciano. Ma il vero problema resta il modus operandi dell’Asl. Ancora una volta, l’Asl stessa ha effettuato un sopralluogo in via dell’Industria senza avvisare nessuno, a caso, e senza tenere conto di un elenco che era stato fornito, con l’indicazione precisa delle case dove il fenomeno delle vibrazioni costituisce solo un disagio ‘rumore’ e dove, invece, sono presenti anche crepe. La logica vorrebbe che i Vigili del Fuoco andassero dove le case presentano crepe per verificare la statica degli edifici, mentre il personale dell’Asl avrebbe dovuto recarsi nei luoghi indicati nell’elenco, dove erano state indicate con precisione le case con forti vibrazioni.
Caso Terni, ASL “Polveri sì, vibrazioni no”
Ricordiamo che nel quartiere Prisciano ci sono persone costrette a prendere gocce per dormire, ma nessuno si è presentato a casa di questi cittadini. I rappresentanti del Comitato Prisciano Terni Est sono già in contatto con il responsabile dei controlli e, nei prossimi giorni, ci saranno altri sviluppi, perché, ovviamente, controlli e ispezioni ‘improvvisate’ e illogiche non producono dati attendibili per tenere sotto controllo questi fenomeni. L’ASL ha comunque comunicato che nel sopralluogo dei giorni scorsi ha riscontrato la presenza di polvere, ma non sono stati rilevati fenomeni di vibrazione. Andare in una casa ‘a caso’ e in orari ‘a caso’ non è ovviamente una metodologia idonea per osservare quanto dovuto. Ora aspettiamo le segnalazioni di Vigili del Fuoco, Arpa e Usl. Staremo a vedere.
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