“Orgogliosi del lavoro svolto, ora pronti a ricominciare” – .

“Orgogliosi del lavoro svolto, ora pronti a ricominciare” – .
“Orgogliosi del lavoro svolto, ora pronti a ricominciare” – .

TMW

Da oggi Leandro Rinaudo non è più il direttore sportivo del Palermo. Il dirigente – in attesa di ripartire con un nuovo progetto – ha ripercorso le tappe della sua esperienza con i rosanero in una conferenza stampa organizzata al centro sportivo R2 Sports di Bagheria (Palermo). “Sono orgoglioso di aver fatto questa esperienza con il Palermo, ho giocato con questa maglia, sono stato responsabile del settore giovanile e dirigente della prima squadra. Devo ringraziare Dario Mirri per l’opportunità che mi ha dato di tornare al Palermo, quando mi ha chiamato era la prima volta che mi avvicinavo alla Serie D e arrivavo dalla Serie B: quella chiamata ha acceso in me qualcosa di importante, volevo dare qualcosa a questi colori di cui sono tifoso. Dico grazie al City Football Group per l’opportunità che mi ha dato con la prima squadra e sono orgoglioso del lavoro di rifacimento fatto con il settore giovanile che poi ha portato avanti Bogdani”, racconta il direttore sportivo del Palermo. “In questi anni ho parlato poco di politica societaria, mi sono allineato alle linee guida della società. Ma mi sono sempre assunto delle responsabilità. Non ci ho messo la faccia pubblicamente durante le stagioni perché questa era la linea della proprietà e – continua Rinaudo – mi sono adattato”.

Come è entrato nei processi decisionali?
“Nel City Football Group vige il principio della condivisione. Avevo i miei spazi e mi relazionavo con agenti e colleghi, ma quando si condivide un lavoro è chiaro che le decisioni vengono prese in modo collegiale. Questa esperienza mi ha completato: dopo le opportunità con i club italiani ho avuto la possibilità di crescere professionalmente. Ho imparato l’inglese e mi sento più completo.”

hai qualche rimpianto?
“Il mio sogno era portare il Palermo in Serie A da allenatore dopo la mia carriera da calciatore. Il primo anno l’obiettivo era la salvezza e siamo arrivati ​​ottavi, l’anno scorso l’asticella si è alzata e siamo partiti bene, poi abbiamo avuto degli alti e bassi ma la Serie B è un campionato molto impegnativo e l’obiettivo era quello di essere competitivi: siamo arrivati ​​al semifinale playoff. A volte ho sentito i miei familiari che magari ascoltavano qualche critica ma io ero sempre emozionato perché il Palermo ti dà grandi soddisfazioni”.

Hai avuto dei contatti per rimetterti in carreggiata?
“Ho parlato con tre club di Serie B. Ma ho preferito aspettare. Voglio trovare la soluzione giusta per potermi esprimere. Utilizzerò questo periodo di pausa per aggiornarmi professionalmente e costruire le relazioni che ho creato.”

 
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