01 ago 2024 08:41
la SF
“Non ci sono le condizioni per garantire interventi differenziati”. È un passaggio contenuto nella nuova ordinanza del sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, sul verde in città: c’è il via libera all’abbattimento del pino tra largo Villa Glori e corso Tacito. Afor pronto per l’azione.
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Foto d’archivio
Una storia che inizia il 27 ottobre 2022, quando viene affidato l’incarico di valutare lo stato fitosanitario del pino cembro. Poi la successiva bozza firmata dal medico forestale Cristiano Massarelli – tutto è spiegato in dettaglio nell’ordinanza pubblicata – registrata ad aprile 2023: «La presenza dell’albero non viene valutata compatibile con le caratteristiche del sito in oggetto, assegnando l’esemplare alla classe di propensione al crollo D». Ai tecnici è stato poi chiesto se si potessero ipotizzare soluzioni alternative all’abbattimento (potatura, consolidamento della chioma, ecc.): esito negativo, va abbattuto. C’è anche l’aiuola al centro: «Non può essere rimossa». Arriviamo al dunque.
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“Considerati i livelli di elevata frequentazione dell’area da parte di persone, la presenza di esercizi commerciali e di edifici nell’area circostante, la vulnerabilità dell’area è stata valutata assolutamente elevata, così come il livello di rischio legato alla presenza dell’esemplare arboreo fu ritenuto elevato, poiché gli effetti legati ad un suo crollo, anche parziale, sarebbero di assoluta gravità”. Risultato? Via libera all’abbattimento e, successivamente, verrà valutata la possibilità di “rimuovere il ceppo in relazione alla presenza delle opere edili esistenti per piantare un nuovo albero, la cui specie sarà eventualmente concordata con gli uffici comunali”. Responsabile del procedimento è il funzionario altamente qualificato Federico Nannurelli e l’atto è impugnabile al TAR. In ogni caso, l’eventuale deposito del ricorso non sospende l’efficacia del provvedimento.
