Intervista a Lucia Adele Merli, responsabile sezione polizia stradale BAT – .

Intervista a Lucia Adele Merli, responsabile sezione polizia stradale BAT – .
Intervista a Lucia Adele Merli, responsabile sezione polizia stradale BAT – .
IL Polizia Stradale È una delle quattro specialità della Polizia di Stato e si occupa principalmente del settore strategico del controllo e della regolamentazione della mobilità stradale. Un ruolo che potremmo definire salvavita.

IL Sezione Polizia Stradale BAT nata nel 2021, è impegnata quotidianamente su più fronti: prevenzione degli incidenti, rilevazione degli incidenti stradali e accertamento delle violazioni al codice della strada.

Da ottobre 2023 la Dott.ssa Lucia Adele Merli dirige la sezione Polizia Stradale della BAT, uno degli uffici più sensibili e operativi delle forze di polizia stradale in un’area vulnerabile ma dalle grandi potenzialità.

Ci siamo incontrati Dr. Lucia Adele Merli per comprendere più da vicino l’importanza di questa specialità della Polizia di Stato nel nostro territorio e la situazione panoramica della Sesta provincia.

Una breve descrizione con le tappe più importanti della sua carriera, ad esempio quando entrò nella Polizia, poi il suo percorso professionale.
«Ho partecipato al concorso per commissari della Polizia di Stato nel 2018 e nel settembre dello stesso anno sono stato avviato al corso di formazione. Nel marzo 2020, al termine del corso, sono stato poi assegnato alla mia prima sede di servizio che è stato l’istituto per sovrintendenti “Rolando Lanari” di Spoleto, quindi mi sono occupato di formazione – spiega la Responsabile Lucia Adele Merli – Per circa tre anni e mezzo mi sono occupato di predisporre la programmazione delle attività didattiche dei giovani colleghi e di altri eventi in cui abbiamo posto l’accento sull’aspetto etico e anche sulla cura della struttura formale, che è un aspetto fondamentale, a mio avviso, non solo quando siamo in corso, ma anche dopo, nella vita operativa, quando siamo al servizio del cittadino”

Perché ritieni importante la struttura formale? “La struttura formale è fondamentale, perché vedere un poliziotto composto, che indossa la divisa in un certo modo, in modo ordinato, che si comporta in modo eticamente corretto anche con il cittadino, ha un altro effetto. Questo è uno di quei casi in cui possiamo dire che la forma è anche sostanza, perché un poliziotto con la divisa in perfetto ordine ispira un alto livello di fiducia nel cittadino”

Qual è il tuo primo bilancio di questa esperienza, considerando che provenite dall’Istituto dei Sovrintendenti di Spoleto, da realtà geografiche e lavorative diverse?
«È un ruolo molto diverso da quello che ho ricoperto prima nel mondo della formazione, è sicuramente molto impegnativo, ma anche molto gratificante, impegnativo perché richiede molto in termini di costanza, impegno e sacrificio, ma mi dà molto in termini di soddisfazioni personali e professionali, non mi annoio mai perché è molto vario, cioè la mia attività è composta da tanti tasselli, tutti diversi tra loro ma ugualmente importanti, perché passo dall’attività burocratica in ufficio a momenti di operatività su strada, ad attività di sensibilizzazione della cittadinanza, rispetto delle regole e quindi uso consapevole della strada – Aggiunge – Sono qui da ottobre 2023. Il mio bilancio è positivo. C’è ancora molto da costruire. Il fatto di poter dare un contributo, nel mio piccolo, alla crescita di questa sezione è per me motivo di grande orgoglio, è molto stimolante anche perché il Pipistrello è un territorio forse ancora un po’ vulnerabile, ancora tutto nuovo, ma sicuramente un territorio dalle grandi potenzialità. È una bella sfida essere qui».

La Highway Patrol è una delle specialità più importanti della Polizia di Stato. È stata una scelta o un incarico?
«Per me la Polizia Stradale è stata una scelta e sono felice di averla fatta perché mi ha sempre affascinato il lavoro del vigile urbano che non è semplicemente qualcuno che fa verbali e multe, sarebbe troppo riduttivo, ma è una scelta poliziotto vicino al cittadino, soprattutto al cittadino che vive per strada situazioni difficili da gestire anche dal punto di vista emotivo.».

In qualità di giovane agente donna della Polizia Stradale, negli ultimi mesi hai svolto importanti attività e manifestazioni a livello nazionale. In cosa consistono queste esperienze e con cosa hai dovuto confrontarti?
«Ho partecipato a Sanremo, ai festeggiamenti per il 172° anniversario di Fondazione della Polizia di Stato, al Tg2 motori e al Giro d’Italia, e poi al G7. Ho avuto l’onore di rappresentare la Polizia Stradale durante questi eventi, svolgendo attività che vengono definite di comunicazione. È un’attività a cui teniamo particolarmente, perché ci permette di svolgere uno dei compiti che ci viene affidato dall’articolo 11 del Codice della Strada, cioè la prevenzione, perché il nostro obiettivo è realizzare una mobilità senza vittime, per per questo cerchiamo di parlare a tutti i cittadini, sensibilizzandoli ad un corretto utilizzo della strada. E questi eventi sono l’occasione ideale per farlo, perché hai la possibilità di parlare a tante persone, cercando di arrivare al loro cuore, perché solo così potremo raggiungere il nostro obiettivo di mobilità a zero vittime”

Cosa diresti a chi volesse intraprendere questo lavoro?
«È una scelta da fare con la testa ma anche con il cuore perché quando decidiamo di prendere parte alla competizione e di indossare questa divisa dobbiamo ricordarci che la indosseremo sempre, sia in servizio che fuori servizio. Questa non è una professione come le altre, dobbiamo essere pronti ad intervenire sempre e ovunque ci sia qualcuno che ha bisogno di noi, in qualsiasi momento di qualsiasi giorno dell’anno, è un lavoro che potrebbe portarci a non avere orari regolari, ad avere fare sacrifici, e tutto questo può colpire non solo noi, ma anche le persone che ci circondano. Scegliamo quindi di entrare in Polizia con la testa ma soprattutto con il cuore”.

Qual è la situazione della BAT rispetto alle norme stradali?
«Purtroppo il rispetto letterale del Codice della strada è un punctum dolens generalizzato. Ciò a cui riscontriamo più frequentemente è il mancato rispetto delle regole fondamentali, come quelle sull’uso delle cinture di sicurezza, dei cellulari, dei seggiolini per bambini, del rispetto dei limiti di velocità e delle percentuali di alcol consentite durante la guida. Con la nostra presenza vogliamo cercare di far comprendere prima le ragioni di queste norme e poi l’importanza della loro applicazione, affinché non siano viste come una limitazione alla nostra libertà, ma come un prezioso alleato della nostra sicurezza”.

 
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