Vestita da cameriera di Catanzaro, le sciocchezze di Feltri e le repliche – .

Vestita da cameriera di Catanzaro, le sciocchezze di Feltri e le repliche – .
Vestita da cameriera di Catanzaro, le sciocchezze di Feltri e le repliche – .

L’ultima “frase senza senso” del giornalista ha fatto discutere Feltri che ha dichiarato in un discorso pubblico come,

“IL Sale vestita come una cameriera Catanzarosemplicemente la cosa più bassa che tu possa immaginare.”

COME Vittorio Feltri ha attaccato la nuova europarlamentare, candidata con l’Alleanza Verde alle ultime elezioni europee, riferendosi all’abbigliamento indossato da Salis il suo primo giorno a Bruxelles.

In un video pubblicato su Soltanto Tok del Giornale Feltri ha così espresso parole a dir poco inappropriate nei confronti della città calabrese nonché di un’intera categoria di lavoratori, che meritano invece rispetto e considerazione.

Il primo ad intervenire sulla vicenda è stato il sindaco di Catanzaro Nicola Fiorito che annuncia una causa contro Feltri, e che definisce “il vero volto della Padania”.

“Lo porteremo in tribunale per i suoi insulti inaccettabili alla nostra città e per i suoi commenti razzisti”, ha scritto il sindaco in un duro post su Facebook. “Questi sono i paladini dell’autonomia differenziata. Dovrebbe vergognarsi e, se ha un briciolo di decenza, chiedere scusa a Catanzaro e alle donne che faticano nei bar e nei ristoranti con grande dignità. Sempre più determinati a resistere all’arroganza e alla prepotenza dei padani”.

Anche Talerico contro Feltri.

A loro volta contro Veltri si schierano anche il consigliere comunale e quello regionale Antonello Talericoin una lettera aperta a lui indirizzata Feltri:

«Egr. Veltri, secondo lei una persona malvestita andrebbe paragonata a una cameriera di Catanzaro, aggiungendo che questa sarebbe la cosa più bassa che si possa immaginare. Rispetto alle sue continue espressioni di disprezzo verso il Sud, come quando ha affermato che tutto il Sud sarebbe la bara della civiltà, mi permetta di rappresentarle quanto siano miseri i suoi pensieri, come la sua storia personale. Prima di parlare del Sud e dell’inferiorità sociale ed economica che ci attribuisce, avrebbe fatto bene a guardare prima dentro di sé, perché avrebbe scoperto un uomo debole, che ha fatto carriera cavalcando l’onda dell’indignazione del populismo più volgare. Molti di noi ricordano le speculazioni giornalistiche con il suo quotidiano Independent, anche su alcuni drammi personali che rappresentavano la cornice delle inchieste di Mani pulite. Anche in quel caso era una sciacalla, una losca sfruttatrice delle disgrazie altrui. Ma ricordiamoci anche che dopo aver elogiato il premier Di Pietro, ai tempi di Mani pulite, mentre dirigeva il giornale, dovette accumulare ben 35 denunce dallo stesso ex magistrato. Ma anche in questo caso fu costretto a rimangiarsi tutto e a scrivere una lettera di scuse. Quindi, nel corso della sua storia personale si è dimostrato prima un diffamatore e poi un codardo, un uomo che prima racconta bugie e poi è costretto a chiedere perdono. Sarà anche stato un giornalista importante ma si è dimostrato un uomo modesto, a volte maleducato e a volte crudele. Ma ricorderete anche quando nel 2000 fu radiato dall’albo dei giornalisti per aver pubblicato materiale pedopornografico, raffigurante immagini orripilanti di minori. Quindi, secondo lui, è stato anche confermato un giornalista senza etica e deontologia. Ma voglio anche ricordarti la storia del suo giornale Libero, quando nel 2003 ricevette dallo Stato 5.371.000 euro come finanziamenti per gli organi di partito (quando gli altri prendevano questi finanziamenti, erano ladri… te lo ricordi?). Infatti, all’epoca il giornale Libero era registrato come organo del Movimento Monarchico Italiano, ma poi si trasformò in cooperativa per ottenere contributi per l’editoria, e a fine dicembre 2006 divenne una srl ​​e successivamente fu creata una fondazione senza scopo di lucro per controllare la srl, per continuare a ricevere i contributi pubblicati dalla fondazione. Quindi come vedi, eri anche un trafficante. Quindi – sottolinea Talerico – non solo è recidivo rispetto al reato di diffamazione, ma dimostra anche di essere una persona meschina per l’attività di denigrazione a mezzo stampa di cui è stato protagonista in tutti questi anni, contro tante persone, e oggi anche contro una capitale del Sud, la Città di Catanzaro. Ma cosa ci si può aspettare da una che ha detto che Adolf Hitler era “severo ma giusto” e che la Shoah è stata (testualmente) una rottura di scatole per lei… Beh, allora è anche un fascista, anzi un razzista. Vede, da noi è tutto più difficile, ecco perché per vivere al Sud bisogna essere coraggiosi e virtuosi come Falcone e Borsellino, non possiamo permetterci di essere persone come lei, che dietro una scrivania insulta chi ogni giorno scrive la storia sulla propria pelle e non su quella degli altri. Io credo che non potrebbe mai vestirsi come una cameriera, perché richiede dignità e rispetto. Lei non sa cosa sono. Ora, dopo averle ricordato solo una parte del suo profilo personale, le chiedo: si sente ancora superiore a qualcuno? Concludo dicendoti che, essendo tu abituato a ricevere denunce, essendo plurireato, ti aspettiamo in Tribunale a Catanzaro per difenderti dall’ennesimo reato di diffamazione, nella speranza che l’organismo disciplinare dei giornalisti ti sanzioni adeguatamente (senza perdonarti come a volte è accaduto)”.

Si è espresso anche sulla spiacevole sentenza di Feltri Masino Paonessa Segretario comunale PSI Catanzaro.

“Rispondere ai deliri ascoltati nel video che circola sui social dal dott. Vittorio Feltri è tra il dovere e la voglia di ignorare, infatti non è la prima volta che si rende protagonista di offese a cittadini o intere comunità meridionali, viene da chiedersi se lo faccia in modo provocatorio e alla ricerca di risposte da parte dell’offeso, ben sapendo che le risposte non mancherebbero oppure perché in malafede e quindi recidivo nella provocazione delle popolazioni del Sud.

In ogni caso, è inaccettabile assistere ad offese così provocatorie da parte di coloro che, per il ruolo che hanno svolto e continuano a svolgere, plasmano le coscienze e dovrebbero trasmettere cultura. È quanto dichiara in una nota il segretario comunale del Psi di Catanzaro Masino Paonessa. Non sfugge a nessuno, continua Paonessa, che queste dichiarazioni offensive nei confronti del Sud e del modo di vestire delle “camerelle di Catanzaro” avvengano all’indomani dell’approvazione del disegno di legge sulle autonomie differenziate che è stato dallo stesso benevolmente accolto e che produrrà un ulteriore divario tra la parte ricca del Paese, grazie anche al lavoro e al sacrificio di milioni di migranti provenienti dal Sud, e la parte più sfruttata, derubata e impoverita dalle forze del capitalismo del Nord.

Inserire il modo di vestire dell’eurodeputata Ilaria Salis in un commento politico e paragonarla alle “Calle di Catanzaro” offende non solo l’umile lavoro che svolgono le signore ma anche e soprattutto la dignità delle persone.

Come socialisti, conclude il Segretario Comunale Masino Paonessa, invitiamo il Sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita, il Presidente della Provincia Amedeo Mormile e il Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto a intraprendere tempestivamente tutte le iniziative volte a difendere le donne e la città di Catanzaro, capoluogo di regione, dalle offese irreparabili del Dott. Vittorio Feltri”.

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