Amministrazione di Corigliano-Rossano: alcune precisazioni in merito alla nota dei sindacati confederali
L’esigenza di garantire e anzi attrarre investimenti, espressa dai sindacati confederali, è totalmente condivisa anche dall’Amministrazione Comunale. Sono necessari solo alcuni chiarimenti rispetto alle “questioni giuridiche e procedurali” a cui si fa riferimento.
Intanto l’assenza di pianificazione del porto, denunciata fin dal primo giorno solo dall’Amministrazione Comunale, è un tema che dovrebbe preoccupare tutti, anche le rappresentanze sindacali, poiché è sinonimo di totale mancanza di prospettive di sviluppo e di visione da parte dell’Ente Gestore del porto verso la fonte.
Pur comprendendo l’approccio pragmatico dei sindacati, non è possibile – per chi governa il territorio – sostituire la pianificazione con un approccio “primo arrivato, primo servito”. Lo abbiamo detto più volte: forse non è un tema attraente, ma la pianificazione non è un orpello burocratico, bensì il principale strumento di sviluppo a disposizione del territorio.
In secondo luogo, l’eventuale lacuna procedurale sollevata non può essere assimilata a un grigio ostacolo burocratico, come la mancanza di notifica o la scadenza di un termine, bensì all’assenza di un chiaro percorso autorizzativo in relazione alla conferenza dei servizi. Si tratta di un tema di trasparenza amministrativa che ritengo debba stare a cuore anche ai rappresentanti sindacali.
Fatte queste precisazioni, non ci tiriamo indietro dal discutere nel merito. Credo che tutto il territorio sia concorde nel non voler rinunciare all’investimento; ritengo però necessario approfondire e condividere quanto da più parti richiesto, tra cui l’Amministrazione Comunale, ovvero la valutazione dell’insediamento esterno al perimetro portuale, con un vettore di trasporto e accesso alla banchina dedicato e a servizio dell’area industriale.
È chiaro che questa sarebbe una soluzione meno conveniente per l’investitore, ma le istituzioni e le forze sociali esistono per conciliare e bilanciare interessi diversi, e il nostro ruolo ci impone – dato il contesto geografico, urbano e paesaggistico – di lavorare affinché il lo stabilimento è situato nella sua sede naturale, ovvero nella zona industriale. Sarebbe utile se lavorassimo tutti insieme verso questo obiettivo e ovviamente l’Amministrazione Comunale resta disponibile in questo senso.
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