“Datele un posto nel cimitero” – .

“Datele un posto nel cimitero” – .
“Datele un posto nel cimitero” – .

2 luglio 2024, 05:01

2 minuti di lettura

CATANIA – “Il Comune di Catania sembra essersi dimenticato di noi. Lanciamo un appello al sindaco Trantino, affinché ci aiuti a ricordare con dignità la nostra nipotina che non c’è più”. A parlare è Rosaria Testa, nonna della piccola Elena Del Pozzo, la bambina di 5 anni barbaramente uccisa dalla madre, Martina Patti, il 13 giugno 2022 a Mascalucia.

Una tragedia che ha avuto eco mondiale. E in quei giorni, dal Comune di Catania, era arrivata una promessa alla famiglia Del Pozzo: vi daremo uno spazio per seppellire la bambina. Bene, a oggi Elena Si trova nel cimitero in una nicchia temporanea.

Si trova nella cappella che un giorno molto lontano dovrebbe ospitare la sua bisnonna di 84 anni. Si tratta chiaramente di una soluzione temporanea.che era stato dato in cambio delle promesse del Comune.

Nessun costo

La famiglia della bambina non punta il dito contro nessuno, non ce l’ha con un politico né con i tecnici, ma si rivolge al Comune di Catania. Ora sono passati due anni e l’amministrazione è cambiata. Nel frattempo, però, non c’è traccia dell’attuazione di quelle promesse.

Da nessuna parte. Nel frattempo, i catanesi non hanno dimenticato Elena. “Ci portano fiori, giochi, fotografie, bambole, tutte le cose che ci sono«Dove si trova oggi non possono stare, e noi conserviamo tutto – continua la nonna – nel frattempo la gente fa anche delle donazioni».

La famiglia Del Pozzo non smette mai di ringraziarli. Lo fa periodicamente anche attraverso i social. Ma questa mobilitazione non basta.”La gente è molto gentile, ma quei soldi non bastano – sottolinea Rosaria Testa -. Il Comune deve venirci incontro a metà strada, facendo quello che si è impegnato a fare”.

Il sindaco di Mascalucia

La famiglia Del Pozzo, come detto, è di Catania. E dopo la loro morte, il sindaco di Mascalucia era molto vicino a tutti loro. “Ci ha aiutato il sindaco di Mascalucia, che ha fatto da tramite con il Comune di Catania e ci aveva offerto un piccolo appezzamento di terreno nel cimitero di Mascalucia”.

Ma hanno declinato l’invito, perché il posto per Elena è vicino alla sua famiglia, quella del padre, quindi a Catania. «E poi – sottolinea la nonna – era un posto gratuito, come ho detto, e Non smetterò mai di ringraziare il sindaco di Mascalucia per la sua vicinanzama era uno spazio a terra: non ho intenzione di mettere Elena a terra”.

Ma a Catania come sono andate le cose? «Sono andate così: ci hanno detto che ci avrebbero dato un pezzo di terra o uno spazio per costruire una cappella dove la nostra bambina avrebbe potuto riposare. Solo allora la vecchia amministrazione se ne andò e la nostra sensazione è che a Catania si siano dimenticati di noi, che si siano dimenticati di Elena”.

pubblicato su

2 luglio 2024, 05:01

 
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