È il conto alla rovescia. Forza Italia trova un accordo, ora manca solo FdI – .

È il conto alla rovescia. Forza Italia trova un accordo, ora manca solo FdI – .
È il conto alla rovescia. Forza Italia trova un accordo, ora manca solo FdI – .

Dovrebbe chiudere tra domani e dopodomani, se tutto andrà come spera il sindaco. Giuseppe MarchionnaIL crisi di maggioranza che dura da oltre 15 giorni.

L’accordo raggiunto

A quanto pare, infatti, nelle ultime ore Forza Italia ha raggiunto un accordo tra il partito e il gruppo consiliare. Un accordo che, come anticipato nei giorni scorsi, prevederebbe la revoca dell’assessore ai Lavori Pubblici Gianluca Quarto e dell’Assessore alla Programmazione Economica e alla Pubblica Istruzione Ernestina SiciliaAl loro posto entrerebbero a far parte dell’esecutivo Cosimo Elmogià assessore ai lavori pubblici nelle due amministrazioni Mennitti, e Catherine Cozzolinoche avrebbe dovuto entrare in arrivato già all’inizio della legislatura ma si era tirato indietro all’ultimo momento. Resta in carica, invece, l’assessore al Bilancio e alle Società Partecipate Livia Antonuccila cui delega è certamente la meno ambita di tutte, considerate le difficoltà economiche del Comune, in stato di pre-fallimento, e dell’ Toast multiservizio.

Il nodo Fratelli d’Italia

L’unico nodo da sciogliere, a questo punto, sembra essere quello relativo Fratelli d’ItaliaDa una parte, infatti, tre consiglieri comunali su cinque chiedono la revoca del vicesindaco Massimiliano Oggianocon delega all’Urbanistica e Assessore ai Servizi Sociali Antonio PisanelliIl capogruppo Lucia avvantaggiata e il collega, anche lui assessore comunale, Cesare Mevoli non ha firmato il famigerato “documento del 19”, sottoscritto invece dai consiglieri Mario Borromeo, Jacopo Sticchi e Raffaele De Maria. Il partito, con il presidente provinciale Luigi Caroliha chiarito che senza una revoca formale dei consiglieri da parte del sindaco, non c’è motivo di fornire nuovi nomi, auspicando tra l’altro che continuiamo con la stessa amministrazione.

Gli altri alleati

E, paradossalmente, il “veto” all’assessore alle Attività produttive sembra arrivare da Fratelli d’Italia Luciano Loiacononella quota della Camera dei Moderati. Secondo alcuni esponenti di FdI, spetterebbe ai Moderati inserire la quarta donna nel consiglioMa il movimento ha chiarito in diverse occasioni che non avere intenzione per sostituire il proprio assessore. Quindi, il compito di rispettare le quote di genere potrebbe ricadere su FdI, che di fatto potrebbe concentrarsi uno esternooltre – si dice – all’assessore comunale Mevoli. Ma potrebbe riguardare anche la Lega o il sindaco civico Marchionna. Per il partito del vicepremier Salvini si parla da tempo di avvicendamento tra Lidia PentaAssessore allo Sport, capogruppo e vicesegretario provinciale Ercole Saponaro. In questo modo Penta entrerebbe in Consiglio per surrogato come primo dei non eletti. Sempre che Saponaro non scelga di lasciare spazio a un’altra donna. Altrimenti, sarebbe il capogruppo del sindaco civico Marchionna Theodore Scarano dover rinunciare all’ingresso nel consiglio al posto dell’assessore all’ambiente Antonio Brunoper lasciare spazio a una donna. Che però sarebbe la seconda messa a disposizione dalla lista, visto che l’Assessore al Contenzioso Maglie Danielala cui permanenza nella compagine governativa non sembra essere stata messa in discussione da nessuno, proviene dalla stessa lista civica.

Maternità surrogata e voto sui BMS

I possibili surrogati potrebbero fare la differenza nella scelta. Infatti, se Scarano entrasse nel consiglio, il Consiglio entrerebbe Lorenzo Guadalupicandidato sindaco civico Marchionna in condivisione AzioneLo stesso movimento che nei giorni scorsi ha “scaricato” l’assessore Maglie con tutta l’amministrazione. Guadalupi, quindi, difficilmente potrebbe sostenere la maggioranza di centrodestra in aula, soprattutto sul salvataggio del MultiservizioCome ha potuto fare il primo dei membri non eletti di FdI Annamaria Magrìconsiderato molto vicino a Oggiano. Il piano di ristrutturazione e rilancio industriale della Bms sarà portato in consiglio comunale il prossimo 12 luglio in prima convocazione o, in seconda convocazione, il 16 luglio. Non prima di un passaggio nella conferenza dei capigruppo, prevista per giovedì prossimo, in attesa del parere del collegio sindacale e il necessario passaggio nel comitato di governance delle controllate.

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